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Editoriali

L’ITALIA HA BISOGNO DI UN GRANDE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

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Ferdinando Imposimato simbolo della giustizia, grande difensore della costituzione italiana, alto valore morale:” Il mio sogno è l'eguaglianza collettiva dei diritti sociali, al lavoro dignitoso, alla casa, alla scuola pubblica, alla salute, al reddito sociale, all'ambiente, che dia ad ogni uomo il posto che gli spetta nella società, senza settori marginali, un'Italia solidale contro le ingiustizie che la distruggono. I governanti non devono perseguire il vantaggio loro o dei gruppi che li sostengono, ma il bene della intera collettività, che deve prevalere sul bene dei pochi. Se tutta la nazione è prospera, arreca più vantaggi a tutti che se è fortunata in pochi uomini, ma va in rovina nel suo complesso.” Ma perche cercare altrove, un tale innovatore della giustizia sociale?

di Cinzia Marchegiani

Ieri Giorgio Napolitano ha firmato le sue dimissioni. Si è congedato dai suoi cittadini con un sono stanchissimo, e poi “Il Quirinale bello, ma un po' una prigione"…non un cenno a questa barca Italia persa ormai in alto mare, ferma nell’occhio di una tempesta perfetta, cosa ci lascia questo Presidente? Lascia montagne non scalate, azioni forti  ferme i incagliate in tanti interrogativi in un momento storico in cui doveva emergere con audacia una grande volontà. Lascia un grande vuoto, tutto quello che non è stato fatto per difendere questo paese alla deriva. Sarà ricordato come il Presidente di un parlamento eletto con una legge incostituzionale,che ha nominato due Presidenti del Consiglio dei Ministri nonostante Matteo Renzi e Mario Monti non fossero stati eletti da nessuno. Ora il parlamento, sempre quel parlamento… dovrà a breve eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, Laura Boldrini ha convocato il Parlamento in seduta per il prossimo 29 gennaio 2015. 

Chi sarà il nostro nuovo Presidente? La rosa dei papabili è ampia e come spesso accade, il Presidente diventa un compromesso di un risultato di una guerra interna al Parlamento, troppo spesso lontano dall’individuare un nome estraneo a certi giochi politici, espressione della vera società civile, il garante prima di tutto della Costituzione Italiana, il vero fondamento e guida delle radici di questa nazione.

Ferdinando Imposimato sta rappresentando con forza la figura che in tanti anni è mancata a guida di questa sfortunata e patetica italietta, quelle delle mezze misure, delle poche risoluzioni, della incapace prepotenza di riscattare un orgoglio scritto col sangue dai nostri antenati. Insomma un uomo retto, non è un caso se nel 1985 il il "Times" gli dedica un'intera pagina definendolo lo scudisciatore della mafia, mentre la rivista "Reader’s Digest” gli dedica un servizio per le sue inchieste su terrorismo e mafia e un libro dell'ONU lo sceglie, nell'anno della gioventù, come "Il Simbolo della Giustizia".
Alcuni dicono troppo in la con lìetà….che stranezza!! Come non si può non usufrire di un concentrato di grandi virtù umane ed etiche, e del suo patrimonio non solo umano, ma di grandi battaglie storiche contro il terrorismo e la mafia !?Imposimato, un magistrato, un avvocato e politico, presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, come grande esempio, ha vissuto una vita e la sua professione senza mai risparmiarsi, lui occupato contro la cosa nostra e la camorra, giudice istruttore proprio nei casi di terrorismo, tra cui il rapimento di Aldo Moro del 1978, l’attentato al Papa Giovanni Paolo II nel 1981, dell’omicidio del vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Vittorio Bachelet e dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione può dare una sferzata energica al declino di questo paese, che ha bisogno ora più che mai di una forte guida.
Per la partecipazione sempre forte e vissuta in società senza veli e ipocrisie dalla rivista francese Le Point nel 1984 viene designato “Uomo dell'Anno-Giudice Coraggio” e riceve il premio dedicato a Carlo Alberto Dalla Chiesa per avere proseguito le sue battaglie al servizio della giustizia nonostante le minacce ricevute e l'assassinio del fratello. Nel 1986 a causa delle continue minacce della camorra deve purtroppo lasciare la magistratura, le stesse minacce che nel 1983 diventano certezza con l’uccisione di Franco Imposimato, suo fratello.
Nel 2011 ha denunciato il governo degli Stati Uniti d’America alla corte penale internazionale, perché, a suo parere, sarebbe stato a conoscenza degli imminenti attentati dell’11 settembre 2001 ma non avrebbe fatto nulla per fermarli. La sua posizione è netta anche rispetto al il cosiddetto gruppo Bilderberg, affermando che sarebbe stato il mandante le stragi commesse durante la stretegiua della tensione in Italia, oltre che agli attentati in cui morirono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
E proprio in suo nome è partita una petizione su Change.org “Per indicare la candidatura del Giudice Ferdinando Imposimato quale persona degna di rivestire il ruolo di Presidente della Repubblica:” un Presidente per gli Italiani, affinché il Popolo possa trovare una figura di garanzia dei diritti democratici, e creare un' ALLEANZA PER LA VITA grazie alla quale ridare sovranità alla Nazione. Per l' onestà ed il coraggio con cui il Giudice Ferdinando Imposimato ha sempre perseguito la verità e difeso la Costituzione lo ringraziamo, e proponiamo la sua persona quale migliore candidato a rivestire l' incarico di Presidente della Repubblica Italiana. Questo è il link della petizionehttps://www.change.org/p/senato-della-repubblica-per-indicare-la-candidatura-del-giudice-ferdinando-imposimato-quale-persona-degna-di-rivestire-il-ruolo-di-presidente-della-repubblica

Lasciamo ai nostri lettori una riflessione dello stesso Ferdinando Imposimato che ha voluto condividere con molti italiani che lo sostengono con affetto e immensa stima:

«La politica è ancora condizionata da chi ha il peso maggiore di questa crisi e tenta riforme eversive della Costituzione . La maggioranza anziché pensare al bene comune , difende i privilegi di pochi garantendo, con leggi fasciste del 1930, l'impunità di corrotti e corruttori, criminalizzando chi difende la vita e l'ambiente. La situazione sociale è intollerabile; vi è una parte del nostro popolo, la maggioranza – che va dall'operaio al professore, dall'impiegato all'esodato, dal disoccupato al pensionato, dallo studente al piccolo e medio imprenditore- costretta a sopportare tutto il peso della crisi. E un'altra parte ha più di quanto abbisogni e rifiuta non solo di accettare sacrifici , ma specula sulla crisi per aumentare il proprio benessere, rendendo più penoso il sacrificio della maggioranza. Ora è ingenuo pensare di superare l'angustia di meschini interessi con il consenso dei privilegiati . Ricordiamo quanto disse Aldo Moro, la resistenza nella difesa di ingiusti privilegi deve essere contrastata con tenacia per avere una società più giusta. “Io penso che la città, se tutta quanta è prospera, arreca ai cittadini più vantaggi che se fosse fortunata in ciascuno dei suoi cittadini, ma andasse in rovina nel suo complesso”(Tucidide II ) E' ciò che dimenticano coloro che vogliono costruire la propria fortuna mantenendo gli altri nel bisogno. Bisogna avere la consapevolezza che “nessuno tra i cittadini deve ritenere di appartenere a se stesso, ma tutti allo Stato, perchè ciascuno è parte dello Stato e la cura di ciascuna parte deve tener conto della cura del tutto” (Aristotele politica VIII). Non possiamo più accettare l'assenza di molti giovani dalla vita sociale e politica, la loro indifferenza, la mancanza di ideali, il loro scetticismo. C'è un'enorme moltitudine lontana da ogni ideale, da ogni umana passione, da ogni speranza. Ciò è responsabilità di politici , me compreso, per non avere saputo creare le condizioni perché la speranza apparisse concreta e fosse giusto credere negli ideali di eguaglianza dei diritti sociali. Tuttavia non possiamo arrenderci . Bisogna agire per recuperare la forza vitale dei milioni di giovani, il loro slancio di energie, il loro spirito di giovinezza, il loro amore per la vita e la solidarietà , instillando in loro la passione per la politica e la fiducia di realizzare quel continuo ricambio attraverso il quale si verifica senza posa , nelle vere democrazie,il rinnovamento della classe politica dirigente, che non rimanga una casta chiusa, come è oggi, ma è la espressione aperta e mutevole delle forze più giovani e meritevoli della società. Un abbraccio a tutti voi con umiltà e amore.»

Imposimato rispondendo a tutti coloro che hanno firmato per la sua candidatura per Presidente della Repubblica risponde:”Cari amici vi ringrazio per il sostegno che mi avete dato e mi date con tanto amore, in questa difficile battaglia. Molti italiani me lo chiedono, non posso sottrarmi alla sfida per il bene dell'Italia.”
E allora perché cercare altrove, un tale innovatore della giustizia sociale? 

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