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Redazione
L'Italia non è più in recessione, almeno secondo i dati dell'Istat. C'è una crescita oltre le stime per il Pil nel primo trimestre. Il dato calcolato e che sancisce la fine di un periodo nero, è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente ed è risultato invariato rispetto al primo trimestre del 2014. Il primo trimestre del 2015 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al primo trimestre del 2014.
L'Italia cresce. La crescita congiunturale, spiega l'istituto nazionale di statistica, è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell'agricoltura e dell'industria e di una sostanziale stazionarietà nei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) maggiore dell'apporto negativo della domanda estera netta. Nello stesso periodo il PIL è aumentato in termini congiunturali dello 0,1% negli Stati Uniti e dello 0,3% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 3,0% negli Stati Uniti e del 2,4% nel Regno Unito. La variazione acquisita per il 2015 è pari a 0,2%. Erano quattro anni che il Pil non registrava una crescita così come quella riscontrata dall'Istat nel I trimestre di quest'anno: nel I trimestre 2011, infatti, il rialzo del Pil era stato pari allo 0,4% mentre nel II trimestre si assesto' allo 0,2%. Il dato è congiunturale, cioè rapportato al trimestre precedente.
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