Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
Redazione
Roma – Continua a grandi passi il percorso di avvicinamento al test match internazionale che la Nazionale della Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) affronterà il prossimo 26 maggio a Leeds (Inghilterra) contro la forte formazione di BARA. Tra coloro che parteciperanno alla spedizione azzurra c’è l’emiliano Luca Ruggeri, primo centro nel rugby league e terza linea nel XV, alla prima convocazione per una partita ufficiale della Nazionale. «Ho partecipato già a un precedente raduno azzurro a Vinci – ricorda l’atleta che è in forza ai Magnifici nel rugby a 13 e al Reno Rugby Bologna, compagine di serie B, nel rugby union – e da quel momento non nascondo che la speranza di riuscire a entrare tra i convocati per Leeds è stata forte. La comunicazione in maniera informale me l’ha anticipata Beppe Moncada, poi è arrivata la lettera ufficiale della Lirfl: un momento di emozione forte nel pensare di poter indossare la maglia azzurra». Eppure Ruggeri è uno che, pur con la sua giovane età, ha già vissuto importanti esperienze sia nazionali che internazionali. «Pratico il rugby in tutte le sue forme – dice il ragazzo che a settembre compirà 25 anni – L’ho conosciuto quasi per caso quando ero un ragazzino: un amico di università di mia sorella le chiese che sport facessi e in quel momento io, che avevo praticato fino a quel momento le arti marziali e il calcio, non avevo uno sport che mi prendeva. Fu lui a consigliarle di provarmi a fare rugby: è stato come un colpo di fulmine, da quel momento non l’ho abbandonato più e oggi, oltre al rugby a XV e al XIII, mi diletto anche nel Seven, con cui quattro anni fa a Messina mi laureai vice-campione d’Italia ai campionati universitari, e nel beach rugby». Se il rugby è stato un incontro “casuale”, lo sport era nel destino di Ruggeri. «Sono nato in una famiglia di sportivi: mio papà è stato calciatore di buon livello, mia mamma ha praticato atletica e sci, le mie sorelle sono state pallavoliste. E poi il cugino di mia mamma, Alberto Testa, è stato Nazionale di rugby a 15». Per il futuro prossimo gli obiettivi sono chiari. «Uno l’ho già raggiunto ed era quello di figurare tra i convocati – rimarca Ruggeri -, il prossimo è quello di riuscire a dare il mio contributo all’Italia e fare una buona figura».
Correlati