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Lirfl (rugby a 13), Hammers tricolori. Milizia: «Il momento decisivo? L’avvio della ripresa»

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Redazione

Roma – Negli occhi degli appassionati di rugby a 13 che seguono le vicende della Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) c’è ancora la splendida finale scudetto di sabato sera in cui gli Hammers Umbria hanno avuto la meglio (per 28-22) dell’Aquila Neroverde al termine di un match incerto ed equilibrato fino all’ultimo. Il capitano della squadra umbra, l’estremo classe 1993 Francesco Milizia, è ancora emozionato per l’obiettivo raggiunto. «Alzare un trofeo simile da capitano è sempre molto bello e tra l’altro per me questo è stato il primo anno nel mondo del rugby a 13. Sapevo, comunque, di far parte di una squadra molto forte che già l’anno scorso era arrivata a togliersi grandi soddisfazioni e che qualche mese fa aveva vinto la Coppa Italia organizzata dalla Lirfl». La partita con gli abruzzesi dell’Aquila Neroverde è stata un’autentica battaglia, vissuta su prepotenti “strappi” da una parte e dall’altra. «Abbiamo iniziato bene la gara – racconta Milizia -, poi però gli avversari hanno avuto un ritorno importante e a fine primo tempo avevo qualche timore perché la nostra squadra sembrava un po’ in difficoltà dal punto di vista fisico. Nel secondo tempo, però, siamo rientrati in campo con grande aggressività e concentrazione e quello, a mio parere, è stato il momento in cui si è decisa la partita valida per il titolo italiano». Al di là dello scudetto al primo colpo, l’impatto di Milizia (che nel XV gioca col Perugia) col mondo del rugby a 13 italiano è stato estremamente positivo. «E’ uno sport davvero molto divertente, probabilmente ideale per un trequarti, e poi gli Hammers hanno un gruppo molto compatto in cui è stato molto semplice inserirsi. Avrei dovuto giocare già lo scorso anno con loro, ma un grave infortunio alla spalla ha cancellato i miei impegni estivi. Ho seguito comunque la squadra anche nel loro percorso di Coppa Italia di qualche mese fa al quale non ho partecipato perché ero rientrato da poco dal mio infortunio. Comunque sono rimasto molto colpito da questa disciplina e indubbiamente mi piacerebbe replicare prossimamente».