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di A.B.
E’ stato ucciso uno per principali boss e trafficanti di uomini questa mattina a Tripoli da un commando, il gesto viene attribuito alle forze speciali italiane, alle accuse si sono susseguite le smentite. Ma un nuovo episodio fa tingere di giallo tutta la faccenda, ovvero un’intervista realizzata a Salah Al Maskhout, l’uomo che avrebbe subito l’agguato, che dice di essere vivo. Ma le fonti della sicurezza di Tripoli ribadiscono che è stato eliminato un uomo legato al traffico di esseri umani. Inoltre il Libya Herald riferisce che Al Maskhout è stato ucciso subito dopo che ha lasciato la sua abitazione. Sono morti otto uomini nel conflitto a fuoco e il commando non è stato identificato. Si parla di un commando addestrato al meglio poiché nessuno di loro è rimasto ferito e ha ucciso le guardie di Al Maskhout che erano armate di Kalashnikov. La smentita del coinvolgimento delle forze italiane arriva anche dalla Farnesina “categoricamente la notizia di qualsiasi coinvolgimento di forze speciali italiane in Libia apparsa su mezzi di informazione in relazione alla vicenda”. Anche fonti riservate della Nato hanno smentito tutto ciò. Ma poi arriva un altro colpo di scena, non è Salah al-Mashkout il boss ucciso e la notizia è riportata sul sito della Ong Migrant Report dove sostengono di aver contattato Al Mashkout e avrebbe riferito di essere vivo. Da Tripoli ipotizzano uno scambio di identità, ma l’uomo ucciso era un soggetto coinvolto nel traffico di migranti. Certamente è una notizia che fa scalpore, sia l’iniziale coinvolgimento degli Italiani, poi la smentita. Ma le notizie non tardano a finire poiché dalla Francia arrivano altre notize. Il Le Monde rende noto che L’Eliseo ha annunciato ha annunciato di aver condotto i primi attacchi aerei ai danni dello Stato Islamico, il tutto in coordinamento con la coalizione internazionale.
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