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7 anni faon
Di primo acchito viene subito da pensare che il paese in questi anni difficili abbia bisogno di interventi e riforme urgenti su vasta scala e una ennesima formazione politica sembra un piatto prelibato servito tardivamente al ristorante a fine pasto nel momento in cui i commensali sono oramai abbondantemente sazi.
Ma il quadro politico italiano, al momento, conta e vede una egemonia delle destre che non trovano sul terreno di confronto politico nessuna contrapposizione e nessuno schieramento che possa dargli filo da torcere. Non è chiaro se la debacle delle sinistra sia tutta da attribuire a Matteo Renzi allo stesso modo come erroneamente una dozzina di anni fà si attribuivano tutte le colpe possibili e immaginabili al cavaliere.
Resta il fatto che la sinistra di oggi, più che mai, ha perso il “senso di se stessa” e le ideologie, che sembrano forse ritornare ad avere un barlume di senso e coerenza, servono forse a ristabilire un certo ordine per schieramenti politici oramai divenuti vere e proprie “insalate miste” contrassegnate solo da una sigla ed un nome che richiamano i soliti valori puri e positivi.
Il Presidente del Senato della Repubblica Pietro Grasso durante l’assemblea del Movimento Democratico e Progressista ha ufficializzato la nascita di una nuova entità politica a sinistra dal nome “Liberi e Uguali”. Una sala gremita ha applaudito ed acclamato il primo discorso politico di Grasso all’indomani dalle dimissioni da un PD disastroso in corsa accellerata verso un suicidio politico e storico che vedrà probabilmente l’epilogo alle prossime elezioni previste a Marzo 2018.
Grasso è apparso un uomo deciso che con forza e la voce spesso rotta dalla commozione ha chiuso con un passato scomodo e doloroso. Al microfono ha esordito alla platea: “Le dimissioni dal PD sono nate da una esigenza interiore. Poi mi hanno offerto seggi sicuri e mi hanno chiesto di fermarmi un giro, di fare la riserva della Repubblica. Mi dispiace ma questi calcoli non fanno per me”.
Un chiaro taglio con un passato per una sinistra che si spera possa tornare ad essere una forza politica importante per il paese quale bilanciamento fra opposte visioni politiche che allontanano rigurgiti del passato già “ricomparsi dalle fogne” e rischi di revisionismo già in corso nell’intenzione malsana di cambiare la storia, quella vera.
La destra di oggi sembra essersi persa in una demagogia spiazzante e desolante adottando una strategia politica basata sul “chi va là” e focalizzando “l’uomo nero invasore e cattivo” come unico nemico colpevole d’ogni male e la sinistra, incapace di autocritica, mostra un assoluto ed evidente interesse negli equilibri interni di potere e di mantenimento delle poltrone litigando fra di loro e dando le spalle al cittadino che oramai diserta i seggi elettorali ancor meno stimolato da leggi elettorali create quasi per raggirarlo.
In questo quadro caotico e disastroso la prima forza politica, il M5S, cammina da sola e paga il prezzo di una organizzazione che per ragioni ovvie spesso fà acqua da tutte le parti nell’anomalia di credere di voler essere “democatici ma solo come dicono e vogliono i vertici”.
Grasso sà benissimo che lo aspettano confronti e problemi che non si possono certo risolvere con l’ennesimo bel programmino politico che oramai, nella sua sostanza, risulta uguale e chiaro per tutti. Se “Liberi e Uguali” riuscisse a rappresentare una forza di coalizione capace di intendersi ed ascoltare i cittadini e i buoni propositi provenienti da qualsiasi opposizione, allora una speranza di “dire e fare una cosa di sinistra” potrebbe davvero apparire all’orizzonte.
Piace il coraggio e l’idea che una forza alternativa di sinistra corregga la propria vecchia parte oramai corrosa e inutilizzabile. Risulta comunque fortemente incoraggiante, non solo per i cittadini siciliani, che un leader come Pietro Grasso scenda in campo di persona quale protagonista assoluto della lotta contro la mafia, prima metastasi di un paese morente, che portò a termine importanti catture di latitanti storici e presenziò fra i giudici al maxi processo mettendoci la faccia e rischiando la vita. E le premesse sono ottime. Vedremo il cammino.
Paolino Canzoneri
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