L'estate sta finendo


di Loredana Leonardi

Ogni anno,  all’incirca verso la fine di agosto (ci siamo quindi),  siamo tenuti a fare i conti con quella mesta sensazione che ci travolge quando,  d’un tratto,  realizziamo che le nostre vacanze sono terminate.  Una angosciante aria di smobilitazione imperversa, mentre vento, pioggia, nuvole fanno la loro comparsa sempre piu' frequente,  rendendo il caldo e il sole estivi un ricordo fin troppo recente. 

Gli ultimi vacanzieri , fra pochi giorni,  rientreranno nelle loro città.  Riapriranno fabbriche, attività commerciali,  studi privati, scuole e si ritornerà alla vita che per qualche settimana si era dimenticata.  Uno spot pubblicitario di qualche anno fa, mostrava una donna che piange , in una vasca da bagno scrostata,  che ricorda le sue giornate di vacanza al mare ,  al sole ,  mentre il rubinetto gocciola angosciosamente.  La fine dell'estate e delle vacanze è un momento cruciale a cui non ci si abitua mai.  E' ritornare ad affrontare i problemi che si erano accantonati e non risolti; è ritornare a confrontarsi con i fastidi piccoli e grandi della vita quotidiana; è ritornare a sopportare un lavoro che spesso non si ama o non si ama più , o a cercarlo, per chi non ce l'ha. 

L'abbronzatura in poco tempo sbiadirà .  Costumi, teli da bagno,  riposti negli armadi e solo un vago odore di creme abbronzanti e di salsedine, aleggerà nell'aria ormai già molto fresca.  Una canzone bellissima di Enrico Ruggeri, dice "il mare d'inverno è un concetto che la mente non considera".  Gli ombrelloni chiusi, i manifesti già sbiaditi di concerti ed eventi estivi, il vento che solleva la sabbia nelle strade ormai deserte delle località balneari.  Poche cose sono così tristi.  E non è solo un fatto meteorologico. 

La fine dell'estate è soprattutto uno stato d'animo.  Da quando si è bambini che frequentano le elementari , la ripresa della scuola dopo la pausa estiva, è una sensazione angosciante che ci perseguita per tutta la vita.  E' la sensazione che la nostra breve vita è in grandissima parte occupata da doveri, incombenze,  noiosi,  ingrati, insoddisfacenti, non gratificanti.  E' la presa di coscienza, periodica, che si fa una vita che non ci piace, che non ci appaga. E che non si ha il coraggio di cambiare.  Quello che al sole abbagliante , su una spiaggia lambita dal mare, ci sembra facile e possibile, di colpo non lo è più, mentre incolonnati in una fila di auto , in autostrada, carichi di valige piene di ricordi,  facciamo ritorno a casa.  Ecco che la fine dell'estate e delle vacanze svela il suo vero volto.  Il volto di una vita che non sempre è quella che vorremmo. Di una vita piena di problemi, difficoltà,  che ci hanno concesso poche settimane di pausa .  Giacomo Leopardi scriveva che la felicità non esiste. è solo una breve tregua fra due lunghi momenti di sofferenza.  Questo concetto potrebbe essere applicato alle vacanze:la tregua che ci è concessa nel nostro male di vivere. 

Diversi studi condotti da prestigiose università statunitensi, hanno rivelato che l'aumento degli psicofarmaci (ansiolitici, antidepressivi ), aumenta sensibilmente al rientro delle vacanze.  Di quelle vacanze di cui non ci restano nemmeno più fotografie da riporre in una scatola e riguardare nei giorni freddi dell'inverno, per scaldarci al sole di quelle immagini, ma solo innumerevoli scatti pubblicati su facebook , su Instagram,  inviati su WhatsApp e di cui,  dopo poche settimane , non resterà più niente.  La fine dell'estate dovrebbe essere il ritorno ad una vita piena, gratificante, ritemprati dopo la pausa estiva.  Il problema non è la fine delle vacanze e dell'estate, è la ripresa di una vita che non ci piace.  Bisognerebbe avere il coraggio di cambiarla, di continuare a inseguire i propri sogni,  di avere sempre una speranza da realizzare ,  di non rassegnarsi.  Di continuare a conservare nel nostro cuore sempre un piccolo angolo di estate e di sole, di non arrendersi alle lunghe tenebre dell'inverno.  E allora la fine dell'estate sarebbe solo un sorridente e fiducioso arrivederci ,  un ritorno alle cose che amiamo ,  che nessun vento, nessuna pioggia,  nessun autunno,  potrebbero mai portarci via.