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Redazione
Roma – L’altro commissario tecnico della Nazionale di rugby a 13, Pierpaolo Rotilio, aveva già speso parole positive. Ma la piena sintonia col suo collega Riccardo Marini, co-allenatore azzurro, si nota anche dai pensieri molto affini che i due tecnici hanno sul recente raduno di Vinci, il primo per la neo coppia di coach che ha preso in carico la pesante eredità di Ty Sterry. «Siamo molto contenti di quanto visto a Vinci – spiega Marini – Abbiamo fatto un lavoro proficuo e gettato le basi per il consolidamento del gruppo anche se molti elementi già si conoscevano tra loro. Anche i nuovi, però, hanno avuto un approccio positivo e sono convinto che ci metteranno in difficoltà quando si tratterà di stilare la lista per il test match di maggio 2016 contro BARA da disputare a Leeds». Marini entra nello specifico delle attività degli azzurri nei due giorni di allenamento in terra toscana. «Dopo un primo rapido briefing in albergo, abbiamo subito portato i ragazzi in campo per una sessione sul movimento dell’ovale e sulla difesa. Nel pomeriggio, invece, abbiamo curato di più l’attacco, poi alla domenica mattina una rifinitura con un allenamento senza contatto e per concludere la partitella in famiglia del pomeriggio. Inoltre il sabato sera lo abbiamo trascorso con tutto il gruppo in un locale di Empoli per una cena tutti assieme che è servita a cementare e compattare ulteriormente un gruppo di ragazzi che è già molto ben affiatato». Per Marini, così come per Rotilio, si è trattato del primo vero “passo ufficiale” da commissario tecnico della Nazionale figlia del movimento della Lega Italiana Rugby Football League. «Un’emozione forte – rimarca il tecnico romano – Abbiamo diviso i compiti con Pierpaolo e, quando non ho operato direttamente, ho potuto anch’io osservare le metodologie di Rotilio e la sua maniera di intendere la nostra disciplina». Chiusura con uno sguardo al futuro. «L’ideale sarebbe organizzare almeno altri due incontri in primavera prima dell’appuntamento con BARA. Quello di cui sono già certo è che questa Nazionale punterà tutto sul cuore e sull’orgoglio per dare il massimo in ogni appuntamento».
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