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Redazione
Lecce – Non ce l'ha fatta il bambino di quindici mesi in coma dal 4 gennaio nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce e sul cui caso la Procura ha aperto un'inchiesta. Il piccolo e' deceduto intorno alle 21 di ieri, dopo diversi giorni in cui l'attivita' cerebrale era ridotta al minimo. Il sostituto procuratore Roberta Licci, in seguito all'esposto presentato dai genitori aveva aperto un fascicolo a carico di ignoti per il reato di lesioni, che oggi sara' riqualificato in omicidio colposo. Nelle prossime ore il magistrato conferira' al medico legale l'incarico per effettuare l'autopsia sul corpicino, che si trova nella camera mortuaria del Fazzi. I genitori chiedono infatti di chiarire cosa abbia fatto precipitare le sue condizioni di salute il 4 gennaio e se i medici che lo hanno visitato e avuto in cura abbiano agito in maniera scrupolosa. Il bimbo infatti fu portato per la prima volta in ospedale il 1 gennaio, a causa della febbre alta, ma fu diagnosticata una tonsillite da curare con antibiotici a casa. Il 3 gennaio, in assenza di miglioramenti, i familiari lo accompagnarono di nuovo nel nosocomio dove fu ricoverato a causa di una gastroenterite. A distanza di poche ore le condizioni precipitarono e il piccolo entro nel coma da cui non si e' mai risvegliato. Stando alle informazioni fornite dall'azienda sanitaria ai genitori, sarebbe stato colpito da influenza A. Il sostituto procuratore Licci nei giorni scorsi aveva gia' disposto il sequestro delle cartelle cliniche e l'identificazione di tutti i sanitari che hanno visitato il bambino e lo hanno avuto in cura. I nomi di alcuni prossimo siti del Fazzi potrebbero essere iscritti nel registro degli indagati in vista dell'autopsia, al fine di consentire loro di partecipare all'esame con propri consulenti.
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