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Cronaca

LECCE: L'ERGASTOLANO PERRONE FINISCE IN MANETTE, ERA ARMATO DI PISTOLE E KALASHNIKOV

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Tempo di lettura < 1 minutoEra latitante il 6 novembre a seguito di un’evasione messa in atto all’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce

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di Angelo Barraco
 
Lecce – Dopo un’intensa attività investigativa, è stato catturato l’ergastolano Fabio Perrone, che si era reso latitante il 6 novembre a seguito di un’evasione messa in atto all’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. L’uomo era stato condotto dal carcere all’ospedale per una colonscopia  ma l’esame non lo ha mai fatto. Prima che il medico gli mettesse le mani addosso per la visita, l’uomo ha disarmato un agente della penitenziaria della scorta, ha rubato un’auto nel parcheggio ad una donna alla quale ha puntato la pistola alla testa e poi ha fatto perdere le sue tracce. L’uomo stava scontando una condanna all’ergastolo nel carcere “Borgo San Nicola” di Lecce  per l’omicidio del montenegrino Fatmir Makovic e per il tentato omicidio del figlio, avvenuti in data 29 marzo 2014.  Secondo quanto emerso, l’uomo è stato trovato nascosto a casa di parenti a Trepuzzi (Lecce). Perrone è ritenuto vicino alla Sacra Corona Unita e al momento dell’arresto gli agenti lo hanno trovato armato di pistole e Kalashnikov. E’ stato arrestato anche uno dei suoi fiancheggiatori. La fuga messa in atto dall’uomo è da considerare come un gesto non premeditato poiché la visitata era stata prefissata, ma la data della visita era stata comunicata all’uomo soltanto la sera prima. In seguito alla fuga dell’uomo, gli inquirenti non avevano escluso l’ipotesi che fosse andato nei balcani per sfuggire alla giustizia. 

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