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Cronaca

Lecce, il caso di papà Giampietro: quella denuncia per abusi sessuali e i ritardi della burocrazia

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Tempo di lettura 4 minuti Le bambine avrebbero riferito inoltre al padre che il nonno sarebbe entrato in bagno mentre facevano la doccia

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di Angelo Barraco
 
 
CASARANO – Le storie d’amore non sempre hanno un lieto fine e non sempre l’arrivo dei figli riesce a sanare le crepe pregresse, che con il passare del tempo diventano vere e proprie voragini che inghiottiscono lentamente la coppia in un baratro di incomprensione senza via d’uscita . Giampietro è sposato con una donna con la quale ha avuto tre figli. La coppia inizialmente risiede in una casa adiacente a quella dei genitori di Giampietro ma successivamente si trasferisce in una nuova abitazione. Il matrimonio sembra però non andare bene poiché sembrano esserci problemi all’interno della coppia, anche se  l’arrivo della terza figlia calma un po’ le acque. La quiete però sembra essere di facciata e la donna –a detta di Gianpietro- ben presto inizia a  manifestare un certo malessere che successivamente sfocia in vero e proprio turpiloquio, anche davanti alle figlie.
 
Il marito rimprovera alla donna inoltre di non adempiere alle faccende domestiche, pretendendo invece che siano le figlie ad occuparsene.  Alle bambine piaceva uscire insieme ai genitori e mangiare fuori, ma la reazione della madre –a detta del marito- non era propriamente positiva e accomodante e non appena arrivati sul posto sembra che la donna si rifiutasse persino di entrare all’interno del locale. Dai racconti resi dal marito emerge che la donna, quando si arrabbiava, diventava piuttosto aggressiva e avrebbe addirittura ferito le figlie con le unghie fino a lasciare dei lividi. Il marito accusa inoltre la moglie di aver trascurato le figlie anche nel vestiario poiché avrebbe fatto indossare loro abiti strappati e scuciti, malgrado ne avessero altri a casa e quando andavano da amici avrebbe fatto indossare loro  maglioncini sporchi e avrebbe imposto di non togliere il giubbotto.
 
Tale trascuratezza estetica avrebbe fatto nascere nelle figlie un profondo senso di vergogna nel relazionarsi con l’esterno tant’è  che –stando ai racconti del padre- una delle figlie si sarebbe rifiutata persino di scendere  al supermercato perché la madre le avrebbe fatto indossare pantaloni troppo corti. Secondo quanto dichiarato da Gianpietro, questo era uno dei motivi principali per cui litigavano spesso e la donna cominciava ad inveire anche contro le bambine, usando toni minacciosi. L’uomo inoltre accusa la donna di tener le bambine chiuse in casa e di non farle uscire, causando loro problemi di moto, la accusa di privarle dei loro giochi e di far sparire quelli che erano i regali della sua famiglia. Giampietro racconta che un’estate si trovava a casa e stava facendo dei lavoretti, la moglie si era alzata alle 10.00 e aveva cominciato a sgridare le figlie con parole piuttosto pesanti, lui, accortosi di ciò sarebbe entrato in casa dicendo alla moglie che non  avrebbe dovuto permettersi di toccare le bambine perché –secondo quanto asserisce Gianpietro- la donna aveva morso la figlia più grande lasciando i segni dei denti, il tutto sarebbe avvenuto soltanto perché la figlia avrebbe sbagliato a dire una parola al telefono con la madre di una compagna di scuola.
 
Anche i suoceri di Giampietro avrebbero influito in questo clima di tensione familiare, cercando di screditare alle bambine la figura padre in modo esplicito attraverso  ingiurie e usando toni minacciosi. Le piccole però raccontano tutto al padre, raccontano che il nonno gridava e batteva le mani sul tavolo dicendo frasi sconnesse e tutto ciò le impauriva. Le bambine avrebbero riferito inoltre al padre che il nonno sarebbe entrato in bagno mentre facevano la doccia, loro avrebbero cercato di farlo uscire mentre lui avrebbe cercato a tutti i costi di asciugarle. Giampietro parla di un clima di tensione e controllo in casa, dove alle bambine veniva proibito di chiamare il padre al cellulare e se il padre le chiamava loro sarebbero state obbligate a fare ascoltare la telefonata anche alla madre e in caso contrario avrebbero subito minacce. Le piccole parlano con il padre e raccontano un disagio familiare e un malessere che le turba e le inquieta, dove la serenità e la tranquillità sembra ben lontana da quelle mura.
 
La moglie permette a Giampietro di uscire con le bambine una volta a settimana per un’ora e tale momento implicherebbe un costante monitoraggio, da parte dei nonni, sugli spostamenti. Gianpietro parla inoltre di testimonianze raccolte dalle figlie in merito a maltrattamenti –che sarebbero avvenuti per mano dei nonni-  nei confronti della  più piccola; avrebbero raccontato infatti che alla piccola veniva dato troppo latte e che se lei non lo avesse bevuto tutto le bloccavano mani e piedi. Gianpietro spiega che la moglie  preferiva lasciare le bimbe sempre a casa dai suoi genitori dopo la scuola, piuttosto che a casa sua malgrado lui finisse prima di lavorare. Un giorno una delle figlie avrebbe raccontato al padre che mentre era seduta al tavolo, il nonno si sarebbe messo al suo fianco e avrebbe infilato la mano all’interno dei pantaloni toccandole il sedere.
 
Nel gennaio del 2009 Giampietro denuncia al Tribunale per i Minorenni di Lecce gravi abusi e molestie sessuali ai danni delle figlie da parte del nonno materno. Questa è la storia di un padre che aveva ricevuto le confidenze delle figlie maggiori e ritenne di dover fare un esposto al Tribunale per i Minori perché non sapeva come arginare una situazione di pericolo. Le parti in causa hanno sempre negato le accuse contestate. In merito alle accuse di natura sessuale c’è da precisare che sono soltanto attenzioni e non sono mai sfociate in vera e propria violenza sessuale. Lui fece un esposto al Tribunale dei Minori e–come ci spiega l’Avvocato- entro tre mesi furono portate via le figlie da entrambi i genitori e inserite in un istituto e si avviò un’indagine di natura civilistica. Le bambine ne hanno risentito tantissimo di questa situazione poiché il Tribunale dei Minori le ha riaffidate alla madre in costanza di indagine penale per violenza nei suoi confronti e nei confronti di suo padre. Le figlie sono state ascoltate in sede di incidente probatorio ben oltre due anni dopo i fatti e non hanno confermato le violenze.

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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