Costume e Società
Le nuove tecnologie dell'insegnamento
Tempo di lettura 2 minuti Nell'era delle nuove tecnologie, persino gli insegnanti hanno dovuto studiare e fare propri gli strumenti digitali per poter stare al passo
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8 anni fail
Redazione
La digitalizzazione dei processi ha avviato una rivoluzione che, probabilmente, nel giro di pochi anni modificherà del tutto la nostra concezione del mondo. Sebbene oggi le cose non siano apparentemente cambiate più di tanto, va comunque fatta una doverosa eccezione: la didattica e l'insegnamento. Due aspetti fondamentali per le attuali generazioni, che si trovano a dover scegliere il proprio percorso di studi, per poter approcciare il mercato del lavoro e coronare le proprie ambizioni professionali. Ed ecco che il digitale, oggi, ha letteralmente ribaltato la concezione di insegnamento: non più diretta, non più legata ad un luogo fisico, ma in costante movimento lungo i bit della rete.
Insegnamento digitale: gli strumenti tecnologici
L'insegnamento, di per sé, non è cambiato. O meglio: non è cambiato il suo scopo di fondo. Per quanto concerne gli strumenti didattici, invece, il discorso è ben diverso: nell'era delle nuove tecnologie, persino gli insegnanti hanno dovuto studiare e fare propri gli strumenti digitali per poter stare al passo con i propri studenti. Sempre più moderni, sempre meno attenti, sempre più legati a una serie di strumenti in grado di insegnare per vie traverse, e forse per questo più originali e divertenti. Ed è proprio per tale ragione che il digitale corre sul filo della rete, ma invade al tempo stesso anche le aule scolastiche e universitarie: come? Con i computer, con gli strumenti didattici audio-visivi, con i tablet e con i software sviluppati proprio per mediare la comunicazione fra insegnante e studente, di qualsiasi età esso sia.
Didattica online: quali sono le opportunità?
Cosa succede quando una serie di strumenti digitali vengono accorpati in un'unica piattaforma? Nasce l'e-learning: una vera e propria aula che si trasferisce sul nostro computer, dandoci la possibilità di scoprire una didattica tecnologica, divertente e personalizzabile. Questo è il caso di università telematiche come Unicusano: un ente privato che sfrutta l'e-learning per andare incontro ai giovani e ai meno giovani che vorrebbero conseguire una laurea riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione, ma che non possono per via di impedimenti quali la distanza, oppure gli orari limitati dalla presenza di un lavoro part-time. Tramite queste istituzioni, infatti, è possibile frequentare le lezioni online, in real time oppure attraverso le registrazioni video, e sfruttare la medesima piattaforma per scaricare dispense in PDF, esercitazioni in Word e tutto il materiale didattico necessario.
Studenti 2.0: il profilo dei giovani d'oggi
Cambia la didattica, perché di fatto cambiano gli studenti. Oggi i giovani hanno nuove esigenze di apprendimento, visto che la loro quotidianità non può più fare a meno di una diversificazione di stimoli: non esistono più solo i libri, dato che Internet ha ampliato le loro prospettive al punto da non poter più tornare indietro. Rimanere concentrati senza poter fruire di immagini, suoni e pixel diventa dunque una missione impossibile. Ed è proprio per questo che un sapiente mix di stimoli sensoriali e digitali diventa la ricetta perfetta per coinvolgere lo studente e per farlo interessare allo studio: una lezione che le università online dimostrano di aver appreso.
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Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario
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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.
Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.
L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione
Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.
Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”
L’Umanità di Francesco Tagliente
Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.
La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.
Un Esempio di Vita
La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.
Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.
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