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Le puntate precedenti sulle edizioni dell’8 – 9 – 12 – 14 Novembre 2016
di Angelo Barraco
La vicenda delle Bestie di Satana è prettamente legata ad un ambiente di ritualità e di scrittura, questo delicatissimo aspetto lo abbiamo approfondito con un documento che ci ha fornito la Dott.ssa Sara Cordella, Grafologo Forense. Un’unione di “personalità deboli, immature, ineducate, sostanzialmente svantaggiate, che hanno costruito un maldestro edificio nel quale albergare la loro assoluta povertà morale”. Così il gup Maria Greca Zancu definisce il gruppo nominato le “Bestie di Satana”, nelle motivazioni della sentenza del processo di primo grado. Un gruppo non è un’unica massa informe e indistinta, ma un’aggregazione di più individualità, di caratteri con storie diverse alle spalle, che interagiscono tra loro, spesso con ruoli e funzioni specifiche.
Lo studio dei singoli caratteri e delle loro interazioni è fondamentale per delineare il profilo del gruppo, le dinamiche e i ruoli che si creano all’interno. L’osservazione degli scritti di alcuni dei protagonisti della vicenda e la creazione di un profilo grafologico può essere un punto di partenza per iniziare a costruire un’ipotesi credibile sull’effettiva natura del gruppo e sulle potenzialità dei singoli.
L’uomo, ogni singolo essere umano, comunica, infatti, attraverso la scrittura, notizie di sé utili e non precodificate; il contatto con la sua grafia, diventa un incontro particolare che avvia una comunicazione tra l’autore dello scritto e … [Continua]
[ESTRATTO DALL'ARTICOLO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA VIRTUAL PAPER – PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO CLICCARE QUI PER APRIRE L'EDIZIONE DEL GIORNALE E ANDARE A PAG. 6, 7]
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