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Redazione
Lazio – Sale la quota dei candidati a governatore del Lazio. E' la volta di Pino Strano candidato con la lista Rete dei Cittadini, il cui nome la dice tutta sulla rivoluzione che intendono attuare.
"Senza governo dell’economia nessun cambiamento è possibile. E senza sovranità monetaria il governo dell’economia è illusorio. Sappiamo che la sovranità monetaria è un problema di ordine nazionale, ma anche a livello regionale è possibile pensare a strumenti monetari e finanziari alternativi. Ci batteremo anche per questo. Ci batteremo perchè il Lazio possa essere un esempio di come i cittadini possono cambiare la gestione fallimentare e predatoria attuata finora dalla “casta”. Dobbiamo liberarci dalla condizione di quasi-schiavitù, di sudditanza, che oggi viviamo. Siamo sudditi di politici che si rivolgono a noi al solo scopo di strapparci il voto per fare poi quello che gli pare. A loro volta quelli sono servi delle banche sovranazionali in mano a un pugno di persone che “governano” il mondo incuranti dei morti e del disfacimento del pianeta se questo si traduce in maggiore potere per loro. E noi oggi siamo quindi servi dei servi. Noi rivendichiamo il diritto per ciascun essere umano di decidere delle proprie sorti, rivendichiamo l’intera sovranità sulla nostra vita. Il nostro programma è sotto il controllo dei cittadini: oggi nella definizione dei suoi contenuti, domani nella sua attuazione. Tutti i cittadini che hanno compreso e vogliono essere liberi possono partecipare insieme a noi a questa battaglia per la conquista della sovranità alla sola condizione di condividere il nostro manifesto e i metodi di democrazia. Come uno tra uni. Come sovrani tra sovrani. Senza privilegi per nessuno. Senza comandanti e leader inamovibili per statuto. La Rete dei cittadini non appartiene a una persona, appartiene a chi ne fa parte. Ma senza la partecipazione e l’unione di questi cittadini a formare una rete di solidarietà, partecipazione o anche semplice supporto materiale o di opinione, nulla sarà possibile. E per questo come candidato presidente io ho senso solo se al servizio del progetto di questa rete per la conquista della sovranità".
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