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Redazione
Lazio – Una riforma attesa da 13 anni che la Regione vuole portare avanti con l’aiuto di tutte e di tutti, partendo dall’ascolto dei bisogni dei protagonisti del settore: cittadini, associazioni, amministratori e volontari.
Per questo ci sono state in passato scelte segnate dalla discrezionalità e non da una pianificazione. “E i risultati – ha spiegato il presidente Nicola Zingaretti – si vedono: sono cresciute le ingiustizie e la solitudine”.
La Regione ha avviato il percorso per una grande riforma del welfare. Una riforma attesa da 13 anni. Lo fa partendo con una grande giornata di ascolto e partecipazione insieme ai rappresentanti del terzo settore, associazioni, volontari, sindacati e cooperative, e anche a numerosi sindaci e assessori del territorio. "Tutti inclusi", è il tema della giornata.
Gli obiettivi? Definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali, rafforzamento dei distretti socio-sanitari, incentivi ai Comuni per la gestione associata dei servizi, introduzione del Piano sociale regionale per la programmazione triennale delle politiche di settore.
“Vogliamo aprire una nuova stagione – ha detto ancora Zingaretti – per dare al Lazio una legge sui servizi sociali degna di questo nome, per essere vicini alle persone quando ne hanno bisogno”.
Entro ottobre la Giunta presenterà le linee guida di questo grande progetto al Consiglio regionale che potrà approvare la legge entro l’inizio del 2014.
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