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A.P.
“Tutto va ben madama la marchesa. Tra sovraffollamento dei Pronti soccorso, carenza endemica di posti letto e di operatori, inchieste della Procura e servizi giornalistici, la sanità del Lazio è di nuovo al centro nell’occhio del ciclone ma per tutta risposta Renata Polverini ripropone ritornelli e frasi di rito che tradiscono solo superficialità e ipocrisia”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale di Italia dei Valori e vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Lazio.
“Certo ci sono i problemi strutturali” dichiara Rodano, “ci sono i disavanzi e anche gli sprechi. Ma c'è modo e modo di affrontare i problemi. E il modo della Polverini ha aggravato i problemi, le storture, le ingiustizie. E non ha ridotto veramente i disavanzi”.
“La divisione in quatto macroaree inesistenti, la chiusura degli ospedali nelle provincie, il taglio dei pronti soccorso a Roma, il blocco del turn over e la soppressione di interi reparti ospedalieri non possono certo generare la ‘modernizzazione’ evocata dalla Governatrice” continua Rodano “e soprattutto non risolvono i problemi strutturali che lei imputa alle precedenti gestioni. Il problema è la sanità del Lazio allo stato attuale, nella sua quotidianità: il sistema uscirà dall’emergenza soltanto quando il commissario Polverini uscirà dall’obbedienza cieca e pedissequa ai diktat del ministero dell’Economia. Ieri c’erano Tremonti e un esecutivo politico dello stesso colore della sua Giunta, ora c’è un esecutivo tecnico di garanzia con cui la Governatrice ha il dovere di intavolare una trattativa che tuteli maggiormente gli interessi dei cittadini e degli operatori: che ogni giorno vivono sulla loro pelle gli azzardi gestionali e contabili dei decreti commissariali firmati Polverini”.
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