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Redazione
Lazio – In una nota Donato Robilotta, Coordinatore dei Socialisti Riformisti esprime piena solidarietà a Manlio Cerroni e indica la ricetta, a suo parere "giusta", per affrontare l'emergenza rifiuti
"Continuano gli attacchi all’avvocato Cerroni cui va tutta la mia solidarietà politica e personale – dice Robilotta – perchè le istituzioni dovrebbero dirgli grazie per aver evitato sino ad oggi a Roma e alla Regione Lazio quell’emergenza rifiuti che ha colpito altre Regioni e saputo tenere a debita distanza la malavita organizzata.
Sono letteralmente indignato per le basse insinuazioni che vengono fatte filtrare sul ruolo del compianto Mario Di Carlo sulla gestione dei rifiuti e per gli attacchi che gli ha rivolto in pieno consiglio comunale il Sindaco di Albano per il gassificatore.
Quanto alla questione dei rifiuti vedo che c’è un po’ di pressapochismo in giro, perché facciamo bene a preoccuparci delle sanzioni Ue ma faremmo ancora meglio a non avere un atteggiamento komeinista nei confronti dei termovalorizzatori e a costruire l’impiantistica necessaria per chiudere il ciclo dei rifiuti in maniera virtuosa.
Oggi i nove impianti di TMB che abbiamo nel Lazio al massimo delle loro potenzialità autorizzata possono trattare circa 1,9 milioni di tonnellate di rifiuti su un totale di tre milioni di tonnellate di rifiuti che produciamo, dando per scontato che abbiamo raggiunto il 30% di raccolta differenziata.
Dunque abbiamo un deficit di trattamento di rifiuti pari a 1 milione di tonnellate, che da qualche parte dobbiamo sversare.
Non solo, gli impianti di Tmb produrrebbero così circa 600 mila tonnellate annue di Cdr mentre attualmente i nostri due impianti, di Colleferro e S. Vittore, hanno una potenzialità di 300 mila tonnellate di Cdr. Dunque avremmo una produzione in eccesso di Cdr che dovemmo pure mettere da qualche parte.
Ecco dunque la necessità di costruire gli impianti necessari e già autorizzati – conclude il coordinatore dei Socialisti Riformisti – e di fare bene i conti prima di chiudere Malagrotta senza avere trovato un’alternativa.
In ogni caso Roma ha bisogno di una discarica di servizio dopo Malagrotta, perché sia gli impianti di TMb che quelli di gassificazione producono poi dei residui che da qualche parte vanno messi".
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