Roma
LAZIO, RIFIUTI: L'EUROPA A OTTOBRE A PIAN DELL'OLMO, RIANO E MALAGROTTA PER VEDERCI CHIARO
Tempo di lettura 5 minutiMembri commissione Petizioni esamineranno situazione sul terreno
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12 anni faon
[In fondo all'articolo il video presente sulla Tv dell'Europarlamento]
Redazione
Una missione di eurodeputati della commissione Petizioni del Parlamento Ue, presieduta da Erminia Mazzoni (Pdl), si rechera' dal 29 al 31 ottobre a Roma e Napoli per esaminare la situazione rifiuti nelle due regioni. Nel Lazio i parlamentari visiteranno in particolare i siti di Malagrotta, Pian dell'Olmo e Monti dell'Ortaccio. Il programma della missione deve ancora essere definito nel dettaglio, ma i membri dell'Aula di Strasburgo intendono incontrare le autorita' nazionali, regionali e locali per ricevere informazioni più chiare sulla situazione. La visita in Lazio e Campania fa seguito alle decine di petizioni arrivate a Strasburgo da parte di cittadini che denunciano la pessima gestione dei rifiuti. (Fonte Ansa)
Perché per Pian dell'Olmo non fu convocata la conferenza servizi
Va anzitutto premesso che in un Paese civile la valutazione della idoneità dei siti avviene PRIMA e non dopo la conferenza servizi. Poiché il ministero dell’ambiente ha stilato una lista di siti in ordine di idoneità, Zingaretti dovrebbe anzitutto spiegare per quale motivo ometta del tutto di parlare dei siti giudicati preliminarmente maggiormente idonei, ovvero di proporli, per alcuni dei quali si è anzi personalmente speso perché non siano considerati all’uopo: ciò non consente di ipotizzare un ruolo super partes. Orbene, l’individuazione di Pian dell’Olmo era stata meramente "politica", sulla base di un “accordo” prospettato da Regione, Provincia e Comune al Commissario Sottile subito dopo il suo insediamento: successivamente, anche sulla base di diversi input, a partire da quello della Commissione parlamentare bicamerale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, il Commissario ha dovuto tener conto anche dei fattori tecnici, quindi considerare anzitutto che diversi siti risultavano più idonei secondo la lista frutto delle indagini svolte dal ministero dell’ambiente, quindi che l’Autorità di Bacino del Tevere aveva indicato quel sito come "inidoneo", fatti salvi approfondimenti da effettuarsi, ancora che studi idrogeologici a disposizione del Commissario avevano confermato l’inidoneità del sito, inoltre che il costo di approntamento del sito era di circa 40 milioni di euro per una possibile durata estremamente limitata, infine che una simile opzione avrebbe richiesto ulteriori interventi, a partire dall’ampliamento della Via Tiberina (unica via di accesso), non realizzabili nel tempo breve come quello relativo ad una situazione emergenziale. Zingaretti e Civita sostengono che "poteri forti" – intendendo: Alemanno – avrebbero fatto saltare l’ipotesi "Pian dell’Olmo" per ragioni di convenienza elettorale (non perdere i voti della XX circoscrizione). Se si vuol ragionare in questo modo, si può allora concludere che all’inizio si era tutti d’accordo perché Riano è fuori Roma e quindi non influente per quanto concerne le prossime elezioni, quindi Alemanno avrebbe fatto dietro front ed ora Zingaretti intenda contrastare l’opzione "Valle Galeria" poiché i municipi XV e XVI sono di centro-sinistra ed al contempo punti di nuovo su Pian dell’Olmo per nuocere all’avversario politico (Alemanno e Zingaretti verosimilmente si sfideranno alle prossime elezioni comunali a Roma). Questo ragionamento, se anche fosse esatto, dimostrerebbe SOLO che l’opzione "Pian dell’Olmo" era puramente "politica": in un Paese civile la scelta del sito dovrebbe, invece, avvenire su basi tecniche, perciò non era ragionevole arrivare fino alla conferenza servizi, non essendovi per questa le necessarie "pezze d’appoggio". Con l’augurio che il Presidente Zingaretti abbia la compiacenza di comprendere quanto sopra e quindi cessare di nominare il sito di Pian dell’Olmo, concentrando la sua attenzione sulle soluzioni prima che sui siti e sui siti idonei prima che sui siti inidonei, porgo cordiali saluti,
dott. Maurizio Lancellotti."
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