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Angelo Parca
Lazio – La Commissione europea rinvia l'Italia alla Corte di Giustizia europea a causa sulla questione del trattamento dei rifiuti nella Regione Lazio. Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini ha scritto al commissario europeo Janez Potocnik assicurando l'impegno dell'Italia, grazie alla sinergiacon la nuova amministrazione della Regione e con il Comune di Roma, a completare il programma per allineare la capitale d'Italia agli standard previsti dalle direttive europee prima che la Corte assuma la sua decisione'. Per Clini sono ''urgenti raccolta differenziata e recupero''.
Potocnik però, nonostante la presa d’atto dell’impegno di Clini, ha rilevato che sono a rischio la chiusura della discarica di Malagrotta e il trattamento dei rifiuti, oggetto della procedura d'infrazione aperta nel 2011'. Il ministro ha convocato per il 20 marzo Ama e le imprese individuate dal decreto del 3 gennaio, 'per definire un piano di azione vincolante.
Clini ha inoltre scritto al governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, al sindaco di Roma Gianni Alemanno e al commissario della Provincia, Umberto Postiglione, per sbloccare le procedure di autorizzazione, degli impianti di trattamento e recupero ''che potrebbero dare una svolta definitiva alla gestione dei rifiuti di Roma''.
Fino ad oggi due scadenze pesano sull'emergenza rifiuti: il 10 aprile e il 30 giugno. La prima rappresenta la fine del conferimento di rifiuti non trattati di Malagrotta. Si parla di circa 1.200 tonnellate giornaliere.Mentre il 30 giugno verrà vietato il conferimento nella discarica di Malagrotta di qualsiasi tipo di rifiuti.
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03/01/2013 ROMA, VALLE GALERIA: CASA DEL COMMISSARIO ALL'EMERGENZA RIFIUTI CIRCONDATA DALLA SPAZZATURA
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