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Redazione Lazio

LAZIO REGIONE, SU NOMINE DIRETTORI E' SUBITO POLEMICA. VERDI: "IL GRANDE BLUFF DELLA POLVERINI"

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Tempo di lettura 5 minuti"Com’è possibile che ha fatto nomina conferimento incarichi compresi quelli che erano già stati annullati dal Tar"

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“Altro che dimissioni, la Polverini ha convocato la Giunta e nominato nuovi direttori generali, tra cui 2 già sospesi dal Tar del Lazio. Questa è ordinaria amministrazione? Ma che film stiamo vedendo? Ma la Polverini non s’era dimessa? Com’è possibile che ha fatto nomina conferimento incarichi compresi quelli che erano già stati annullati dal Tar, ovvero quello all’avvocato Giuliano Bologna (di cui non sono indicati nell’organigramma regionale né il curriculum, né la retribuzione), e quello di Raffaele Marra (155.294,23 euro l’anno). Per quale ragione non ha trasmesso le sue dimissioni al presidente del Consiglio, cosa sta accadendo?”. Lo dichiara Angelo Bonelli, presidente nazionale dei Verdi.

 Nota della Regione:

“La Giunta regionale che ha provveduto a confermare gli incarichi di direttori esclusivamente nell’ottica di garantire la continuità dell’azione amministrativa in via ordinaria. Non vi è alcuna occupazione di posti o di potere. Si tratta di atti che non impegnano né obbligano il governatore e la giunta successiva: i direttori regionali sono infatti figure che decadono automaticamente con l’avvio della nuova legislatura, lo stesso vale per la Giunta che è un organo prettamente politico. Sono del tutto strumentali quindi le dichiarazioni di chi confonde l’ordinaria e la straordinaria amministrazione della Giunta regionale. La Giunta ha inoltre approvato la delibera che autorizza la presidente della regione a promuovere l’impugnazione avanti la Corte costituzionale per la declaratoria di illegittimità costituzionale della legge 7 agosto 2012 n. 135 (spending review). Tra le norme impugnate quella per il riordino delle province (articolo 17) e la norma per la privatizzazione delle società pubbliche (articolo 4)”.

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