Connect with us

Cronaca

Lazio, prima Regione a legiferare su parità retributiva tra i sessi

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Mattia (Pd): “Una legge che si schiera dalla parte delle donne, ma che richiede l’aiuto di tutti, compresi gli uomini, per creare un’alleanza nel mondo del lavoro e nella società”

Si è svolta oggi la seduta del Consiglio Regionale che ha approvato all’unanimità la proposta di legge n. 182/2019 in materia di promozione della parità retributiva tra i sessi, il sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile di qualità e la valorizzazione delle competenze delle donne.

“Il Lazio è la prima Regione a legiferare sul tema della parità retributiva e lo fa con una legge quadro che si occupa di lavoro femminile in maniera trasversale proponendo, anche grazie all’investimento di 7,6 milioni di euro per il triennio 2021-2023, su strumenti per contrastare il gap salariale partendo dalle cause che lo generano. Una legge che si schiera dalla parte delle donne, ma che richiede l’aiuto di tutti, compresi gli uomini, per creare un’alleanza nel mondo del lavoro e nella società. Un’alleanza quanto mai urgente per garantire una ripresa che sia davvero sostenibile, paritaria, coraggiosa” dichiara Eleonora Mattia, Presidente della IX Commissione lavoro e pari opportunità in Consiglio Regionale del Lazio nonché prima firmataria della proposta di legge 182/2019.

Eleonora Mattia

Se la contrattazione collettiva e i minimi retributivi contengono, almeno formalmente, il gap retributivo nel lavoro subordinato, la situazione è allarmante per le libere professioniste che nel Lazio, per esempio, guadagnano in media il 45% in meno dei colleghi uomini. Il bilancio dell’occupazione relativo all’anno 2020 per la Regione Lazio, secondo gli ultimi dati Istat ed Eures, si chiude con il -2% di occupati corrispondenti 47 mila unità perse. Di queste 33 mila sono donne per le quali infatti la contrazione del tasso di occupazione risulta maggiore con il – 1,5% a fronte del – 0,5% degli uomini.

“Ho presentato la proposta di legge prima della pandemia, oggi più che mai è urgente approvarla perché la crisi generata dal covid-19 non è stata uguale per tutte e tutti e in particolare le donne, che già soffrono una condizione strutturale di disuguaglianze nel mondo del lavoro, sono state duramente colpite”.

In prima linea nella battaglia contro il covid-19, le donne sono impiegate soprattutto nei settori che più di tutti stanno vivendo la crisi, come quello dei servizi e della cura, spesso con contratti che danno poca sicurezza e stabilità. C’è poi tutto il tema della conciliazione dei tempi di vita e della difficile condivisione delle responsabilità di cura che si traducono in lavoro non retribuito. Un gap che nasce con la formazione e si protrae fino alla terza età con i differenziali di pensione.

“Noi oggi mettiamo in campo una serie di proposte per invertire questa tendenza in un percorso che viene da lontano e va lontano per costruire un Women New Deal nel Lazio. Una costellazione impegni seri e concreti al fianco delle donne che vogliono essere strumenti portatori di una visione che accompagna cambiamenti già in atto nella nostra società.  Con questa legge scriviamo una bella pagina per il Lazio e per l’Italia, ma soprattutto per le nostre comunità e le tante donne che hanno dovuto fare un passo indietro, nel lavoro e non. Ringrazio ancora il Presidente Nicola Zingaretti, tutta la Giunta e chi ha lavorato al testo, il Presidente del Consiglio Marco Vincenzi e tutti i colleghi e le colleghe che hanno supportato la proposta di legge.”

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Fasano, chiama l’ascensore ma la cabina non risale: muore a 26 anni

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Una tragica notizia ha sconvolto la comunità di Fasano, nel brindisino, questa mattina. Una giovane donna di 26 anni ha perso la vita dopo essere caduta dal quarto piano di un edificio, precipitando sul tetto dell’ascensore fermo al primo piano. Le circostanze dell’incidente sono ancora da chiarire.

L’incidente è avvenuto nelle prime ore della giornata, quando la giovane è caduta dal quarto piano di un palazzo situato in una zona residenziale di Fasano. La caduta è stata fatale: la ragazza ha impattato violentemente sul tetto dell’ascensore, che era fermo al primo piano. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorritori del 118, per la giovane non c’è stato nulla da fare.

Sul luogo della tragedia sono immediatamente intervenuti i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e i soccorritori del 118. I Carabinieri hanno avviato le indagini per capire le esatte dinamiche della caduta. Al momento, non si esclude nessuna ipotesi: potrebbe trattarsi di un tragico incidente, ma gli investigatori stanno anche vagliando altre possibilità.

Le indagini sono attualmente in corso e gli inquirenti stanno raccogliendo tutte le informazioni necessarie per fare chiarezza sull’accaduto. Saranno ascoltati i testimoni e verranno analizzate le registrazioni delle telecamere di sorveglianza presenti nell’edificio. L’appartamento dal quale la giovane è caduta sarà sottoposto a un accurato sopralluogo per rilevare eventuali indizi utili alle indagini.

Continua a leggere

Cronaca

Palestrina, incidente a Carchitti: morti padre e madre. Feriti i figli

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

PALESTRINA (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Palestrina hanno dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Tivoli che dispone la custodia cautelare in carcere per un 45enne, domiciliato nella frazione di Carchitti del Comune di Palestrina, gravemente indiziato per i reati di omicidio stradale e guida sotto l’influenza dell’alcol.

Il provvedimento è stato emesso a seguito degli accertamenti condotti dalla Procura di Tivoli e dai Carabinieri della Stazione di San Cesareo in merito al sinistro stradale mortale, avvenuto lungo la Strada Provinciale Carchitti lo scorso 10 ottobre 2023, nel quale persero la vita due coniugi e rimasero gravemente feriti i loro figli minorenni.

Si legge nell’ordinanza di custodia cautelare del Gip del Tribunale di Tivoli che, all’esito delle indagini condotte, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza in ordine al fatto che l’uomo, sotto l’effetto di sostanze alcoliche e psicotrope, si sarebbe posto alla guida del veicolo causando il sinistro mortale. In particolare, mentre percorreva il citato tratto stradale ad una velocità di circa 150 km orari – limite imposto è pari a 50 km orari – avrebbe invaso la carreggiata opposta impattando contro l’auto delle vittime. L’uomo è stato arrestato e condotto nel carcere di Rebibbia.

Continua a leggere

Cronaca

Roma, boom di atti vandalici alle automobili in sosta alla stazione Anagnina

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Negli ultimi mesi, il parcheggio del Terminal Anagnina a Roma è stato teatro di un preoccupante aumento degli atti vandalici e dei furti alle automobili in sosta. Il fenomeno, che sta creando allarme tra i cittadini e i pendolari che utilizzano questo snodo di trasporto, ha visto un nuovo episodio ieri pomeriggio, quando i Carabinieri della Stazione Roma Cinecittà hanno arrestato tre uomini colti in flagrante mentre rovistavano all’interno di un’auto parcheggiata.

L’ultimo fatto di cronaca ha avuto luogo nel pomeriggio di ieri, quando una pattuglia dei Carabinieri, durante un controllo di routine, ha notato movimenti sospetti vicino a un veicolo in sosta. Avvicinandosi, gli agenti hanno sorpreso tre uomini, di 20, 45 e 60 anni, tutti di origine nomade, intenti a rovistare nell’auto dopo averne infranto il finestrino. I tre sono stati immediatamente arrestati con l’accusa di tentato furto e portati in caserma per ulteriori accertamenti.

Questo episodio non è isolato. Negli ultimi mesi, numerosi automobilisti hanno denunciato atti vandalici e furti ai danni delle loro vetture parcheggiate al Terminal Anagnina. Secondo le testimonianze raccolte, i malintenzionati agiscono spesso in pieno giorno, approfittando dell’alta affluenza di persone per confondersi e passare inosservati.

L’aumento di questi episodi sta creando un clima di insicurezza tra i cittadini che ogni giorno utilizzano il parcheggio del Terminal Anagnina. Molti automobilisti ora temono di lasciare le proprie vetture incustodite, consapevoli del rischio di ritrovarle danneggiate o saccheggiate. Questo ha portato alcuni a cercare alternative più sicure, nonostante la comodità del parcheggio vicino al terminal.

In risposta a questa crescente ondata di vandalismi, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli nella zona, aumentando la presenza di pattuglie e avviando operazioni mirate per prevenire ulteriori atti criminosi. L’arresto dei tre uomini di ieri rappresenta un passo significativo nella lotta contro questo fenomeno, dimostrando l’impegno dei Carabinieri nel garantire la sicurezza dei cittadini.

Per contribuire a contrastare questo problema, i cittadini sono invitati a segnalare immediatamente alle autorità qualsiasi attività sospetta osservata nei parcheggi. Inoltre, è consigliabile non lasciare oggetti di valore all’interno delle vetture e, se possibile, utilizzare parcheggi custoditi.

L’episodio di ieri pomeriggio è solo l’ultimo di una serie di atti vandalici che stanno affliggendo il parcheggio del Terminal Anagnina e delle altre stazioni di Roma, soprattutto quelle periferiche. La collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine sarà fondamentale per arginare questo fenomeno e ristabilire un senso di sicurezza in una delle principali aree di transito della capitale.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti