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Redazione
Roma – “La notizia che “Sviluppo Lazio”, società controllata al’80,5 % dalla Regione Lazio, per accelerare i tempi per la nomina del nuovo presidente di Unionfidi , ha convocato per stamane, per la terza volta in cinque giorni, il cda della società regionale e a pochi giorni dal voto è l’ultimo colpo di coda di questa partitocrazia che da decenni infesta la Regione Lazio”, lo dichiara in una nota Roberto Amiconi, capolista nella Lista "Fare per Fermare il declino" alle Elezioni di rinnovo del Consiglio della Regione Lazio.
“ La Unionfidi è una società di garanzia per l'accesso al credito delle imprese, proprio quelle imprese che si trovano oggi in grande difficoltà e che meritano rispetto e una dirigenza capace di rispondere alle loro esigenze. Tali nomine andrebbero fatte con criteri meritocratici all'inizio di una legislatura e dovrebbero rispondere a un progetto preciso rafforzato dal consenso avuto con il voto dei cittadini e nel loro interesse- continua Amiconi – In Regione Lazio al contrario, i Partiti sia di destra che di sinistra hanno dimostrato che il loro unico obiettivo è quello di piazzare i propri fedelissimi nei posti di potere. Occorre fermare l’ultimo atto di Renata Polverini, rimboccarci le maniche e chiudere questa brutta stagione tornando alla politica vera, quella che ascolta i cittadini, quella che risponde alle esigenze delle imprese, la politica del Fare", conclude Amiconi.
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