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Riceviamo e pubblichiamo
Nota di Donato Robilotta, Commissario Straordinario dell’Ipab S. Alessio per Ciechi.
“Ho ascoltato con rammarico in diretta radio che la Presidente Polverini non rinnoverà il mio incarico di Commissario dell’Ipab S. Alessio, che scadrà domenica prossima per la vicenda della casa data in affitto a Fiorito.
La Presidente avrebbe potuto usare tutti gli argomenti per non rinnovare il mio incarico, tranne questo, perchè non le consento di gettare fango sulla mia onorabilità e sulla mia onestà, non solo intellettuale. Io con quello schifo che è successo in Consiglio non c'entro niente e non ci voglio aver niente a che fare.
Franco Fiorito ha partecipato a un’asta pubblica e l’ha vinta soltanto perché ha fatto l’offerta migliore sul prezzo base d’asta stabilito dall’Agenzia del Territorio come ho comunicato a mezzo stampa, ma anche ai suoi più stretti collaboratori.
Non esiste nessuna incompatibilità e il Centro regionale se avesse escluso Fiorito avrebbe commesso un illecito amministrativo.
Piuttosto la Polverini avrebbe dovuto ringraziarmi per il lavoro di questo anno perché ho trovato un Ente in dissesto con 12 milioni di euro di debiti e un disavanzo annuo di 1,3 milioni, oltre che una morosità di 5 milioni di euro dovuti alla cattiva gestione delle amministrazioni precedenti, quando le case del Sant’Alessio venivano date ad amici di amici a prezzi irrisori.
E’ stato l’anno più duro della mia vita: ho iniziato una dura opera di risanamento tagliando del 30% le spese, valorizzando il patrimonio dell’Ipab e indirizzato l’Ente sulla strada del risanamento.
Ho fatto il mio dovere, ho la coscienza pulita e non ci sto che gli schizzi di fango della vergognosa vicenda accaduta in Consiglio vengano gettati addosso alla mia persona”.
Lo dichiara in una nota Donato Robilotta, Commissario Straordinario dell’Ipab S. Alessio per Ciechi.
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