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Chiara Rai
Lazio – Si apre uno spiraglio per scongiurare la paralisi del trasporto pubblico locale nel Lazio. Questa mattina 30 novembre sarà firmata dalla direzione regionale Bilancio e da quella dei Trasporti la determina che rende operativo l’accordo tra Regione, Poste Italiane e Sace per il pagamento alle aziende di trasporto in ginocchio a causa dei mancati pagamenti della Regione. E’ un primo cenno di reazione a seguito della notizia di blocco del trasporto urbano di quasi 100 società nel Lazio riunitesi nella neo costituita associazione “Uni.A.Mo.La”, alla guida del presidente Giuseppe Cilia, imprenditore nel settore da 25 anni.
L’associazione ha, nei giorni scorsi, annunciato un blocco di almeno cinquanta società in oltre 30 Comuni della provincia di Roma, previsto per il 10 dicembre.
E da domani 1 dicembre dovrebbero fermarsi Capena e Fiano Romano. L’assessore ai Trasporti della Regione, Luca Malcotti torna a rasserenare i titolari delle aziende: “grazie a questo accordo – spiega Malcotti – saranno erogati circa 70 milioni di euro, attesi da un anno dalle imprese”. Le aziende, assicura Malcotti, riceveranno quanto dovuto tramite la cessione del credito in un tempo stimato tra i 7 e i 15 giorni dalla presentazione della documentazione che la Regione ha già predisposto”.
Ma la Damibus s.r.l che serve Fiano Romano e Capena e che ha annunciato l’interruzione del servizio nei due Comuni, conferma il blocco del trasporto a partire da domani: “Si sta ripetendo la stessa storia per la seconda volta – asserisce Claudio D’Amico, titolare della ditta – già in ottobre la Regione fece lo stesso annuncio, ma poi non è successo nulla”. Inoltre, evidenzia D’Amico, che la società di revisione contabile che opera per la Regione sarebbe ancora in procinto di iniziare lo screening di tutte le società che vantano un credito e quindi non ritiene che in quindici giorni possano essere erogati i pagamenti. “Si continua a parlare sulla stampa – conclude D’Amico – mentre in mano non ho niente di scritto. Sono costretto a fermarmi perché non ho più risorse per continuare, se poi arriveranno i soldi riprenderò l’attività”.
Nel frattempo Giuseppe Cilia è stato raggiunto al telefono dall’assessore Malcotti: “Apprendo positivamente l’interesse dell’assessore Malcotti – dice Cilia – ma al contempo ritengo che bisogna conoscere il contenuto di questo accordo per essere in grado di computare quante aziende potranno accedervi. Prendiamo atto della disponibilità dell’assessore e ci auguriamo di firmare entro il 10 dicembre un protocollo d’intesa che concretizzi un ritorno delle aziende con la maiuscola”. Cilia fa sapere che l’intenzione dell’associazione è fissare un tavolo per il 6 dicembre in maniera da arrivare al 10 dicembre con delle garanzie concrete.
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