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Redazione Lazio

LAZIO, GIOVANNI LIBANORI (UDC) E LA SINDROME DEL "CONIGLIO MANNARO"

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Tempo di lettura 4 minuti Adolf Hitler (Mein Kampf): "La propaganda efficace deve limitarsi a poche parole d'ordine martellate ininterrottamente finchè entrino in quelle teste e vi si fissino saldamente"

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Benito Mussolini (Dottrina del Fascismo): "Regimi democratici possono essere definiti quelli nei quali, di tanto in tanto, si dà al popolo l'illusione di essere sovrano"

 

Chiara Rai

Cari lettori,
ogni tanto la piccola Nemi, vuoi per piacere o per dovere di trasparenza mi fa tornare a scrivervi. E’ accaduto un fatto molto grave che può far indignare non solo i cittadini di Nemi ma anche quelli del Lazio: l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alberto Bertucci ci ha tagliati fuori, decidendo di non inviarci più comunicati che riguardano il Comune. Questa decisione è priva di quel concetto che da sempre attribuisce al popolo la potestà effettiva di decidere. Pertanto l’unica cosa che mi vien da dire, seppure può apparire un motto tormentone è “evviva la democrazia”. Così, cari lettori, mi scuso fin da ora se qualche notizia riguardo la buona facciata della giunta del sindaco Bertucci possa sfuggirci: sappiate che non dipende da noi e possiamo dimostrarvelo. Naturalmente è giusto spiegarvi i motivi che hanno portato Giovanni Libanori detto Nanni (presidente del consiglio comunale e ufficio stampa del Comune) a prendere la decisione di non inviarci più alcun comunicato che riguardi le iniziative del Comune di Nemi. Ebbene, i fatti sono questi: il nostro giornale anziché pubblicare tardivamente il comunicato stampa sulla sagra delle fragole pervenutoci dal Comune si è permesso di scrivere anzitempo e pubblicare tempestivamente le notizie riferite alla sagra (allegando l’intero programma) per permettere ai potenziali visitatori di leggerne il calendario e le attività e perché no, invogliarli a partecipare. Ovviamente quando in maniera tardiva ci sono arrivate le comunicazioni in merito alla sagra da parte del Comune, al fine di evitare di ripeterci e sicuri di aver pubblicizzato al meglio l’evento, non abbiamo pubblicato la nota. Questa è la nostra colpa. Ma c’è scritto da qualche parte che bisogna pubblicare sempre e comunque tutto ciò che arriva dai Comuni? Ai voglia quanti colleghi su questo punto potrebbero darmi man forte. Questo episodio rafforza in me l’idea che Giovanni Libanori sia sulla buona strada per conquistare il facoltoso e celebre nomignolo di “coniglio mannaro”, appellativo ironico che Giampaolo Pansa attribuì ad Arnaldo Forlani per le sue qualità di intervento in maniera efficace nel mondo politico. Da innumerevoli congetture sappiamo che con altri due illustri politici stabilì un occulto patto di potere che avrebbe pesantemente condizionato in loro favore la vita politica italiana. Suddetto patto è più volte finito sulle cronache giornalistiche con l’acronimo di CAF che sono poi le rispettive iniziali dei tre politici che hanno lasciato un segno ( gli altri due sono Craxi e Andreotti). E pensare che ai tempi della Dc il portavoce di Arnaldo Forlani era proprio l’attuale leader Udc Pierferdinando Casini.  Più di qualcuno avrà letto le gesta del prode “coniglio mannaro”. Le enciclopedie servono a rinfrescare la memoria e capire come, alla fine di un percorso incisivo, di un personaggio così importante ne rimanga una caricatura di malo credito ( si parla comunque del Forlani che nel quarto e quinto governo Moro fu ministro alla difesa). Fu proprio Forlani – cito un episodio riportato da una celebre e facilmente consultabile enciclopedia – che durante il Processo Enimont, nel periodo dell'inchiesta Mani pulite, fu chiamato a testimoniare riguardo ai finanziamenti illeciti ricevuti dall'affare Enimont. Palesemente in difficoltà, rispondendo a una domanda, disse soltanto “Non ricordo”. L'immagine del noto politico, con la bava alla bocca, divenne uno dei simboli di Tangentopoli, e della corruzione divenuta sistema in Italia, per la quale Forlani è stato poi condannato.

Comunque, cari lettori, vi riporto integralmente la email ricevuta da Giovanni Libanori (Udc) mercoledì 13 giugno (tra l’altro pervenutaci dall’account di Morena Mancinelli)

In relazione ai comunicati stampa, relativi alla Sagra delle Fragole di Nemi, recentemente inviativi, non avendoli visti pubblicati, ma anzi avendo voi dato spazio alle repliche senza pubblicare appunto il comunicato a cui erano riferite -comunicato che, invece, è stato pubblicato da altri giornali- da oggi in poi ci vedremo costretti a non inviarvi più alcun comunicato che riguardi le nostre iniziative, salvo riscontrare in voi un nuovo, diverso e più imparziale atteggiamento.

Cordiali saluti,
Giovanni Libanori
Ufficio Stampa Comune di Nemi

Ecco la nostra risposta:

Buonasera,

contrariamente a quanto da Lei affermato il nostro quotidiano ha dato ampio spazio alla Sagra delle Fragole di Nemi.

06/06/2012 NEMI MOSTRA FOTOGRAFICA, LIBERO MIDDEI E IL SUO TALENTO IN MOSTRA ALLA SAGRA DELLE FRAGOLE – http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=1775

05/06/2012 NEMI,PIENONE PER I PRIMI DUE GIORNI DELLA SAGRA DELLE FRAGOLE – http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=1760

20/05/2012 NEMI, TUTTO PRONTO PER LA SAGRA DELLE FRAGOLE E MOSTRA DEI FIORI – http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=1604

Per quanto concerne Le sue affermazioni riguardo nostri presunti atteggiamenti di mancata imparzialità, rispediamo al mittente tali affermazioni. Inoltre, vivendo il nostro direttore Chiara Rai a (omissis………), ha avuto l'opportunità di fare foto e servizi più tempestivamente delle note istituzionali pervenuteci che, comunque, leggiamo con interesse.  Le ricordo che il nostro quotidiano si rivolge (a differenza di qualche giornale prettamente localizzato nell’area Castelli Romani) ad un pubblico ben più vasto (Lazio) e dato che abbiamo ricevuto un comunicato datato 12 giugno, ben 2 giorni dopo la chiusura della seconda fase della Sagra delle Fragole, abbiamo ritenuto che non fosse di interesse generale. Riguardo invece, altri tabella ai quali forse Lei si riferisce, restiamo fin d’ora disponibili nel pubblicare eventuali repliche e/o altro si ritengano opportune.  Se poi volete omettere di inviare ad un organo di stampa notizie del Comune di Nemi, sarà una esecuzione alquanto anomala e bizzarra, ma comunque ne prenderemo atto.

Cordiali Saluti

Redazione de l'osservatore laziale

Tel. 345/7934445

www.osservatorelaziale.it

Facebook: osservatorelaziale

Twitter: osservatorelaziale


Detto ciò, cari lettori, cercheremo di continuare a parlare di Nemi con l’indipendenza che ci contraddistingue e che giorno dopo giorno ci restituisce tanta soddisfazione di letture, una soddisfazione che vale molto di più del denaro. L’osservatore laziale non è in vendita e forse proprio per questo a volte può risultare fastidioso addirittura da essere bandito e iscritto nel “libro nero”. Viva la democrazia!

 

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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