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LAZIO EMERGENZA ARSENICO, IN PROVINCIA DI ROMA ANGUILLARA HA SITUAZIONE CRITICA

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Tempo di lettura 3 minuti Messineo, direttore prevenzione Asl: "“Paradossalmente ad Anguillara, che è più critica, non c’è abbastanza sensibilità al problema da parte degli amministratori

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Chiara Rai

Il governo ha prorogato lo stato d'emergenza per l'acqua all'arsenico fino al 31 dicembre 2012, così come richiesto dalla Regione. “Prorogando il commissariamento – ha spiegato l'assessore regionale all'Ambiente Marco Mattei – si potrà rientrare nei limiti previsti dalla Ue entro la fine di quest’anno”. Sebbene continui la corsa delle amministrazioni all’abbassamento di arsenico, nella provincia romana ci sono ancora 18 Comuni con valori di arsenico nell’acqua oltre il limite di legge di 10 microgrammi litro. Difatti, sono ancora sotto deroga a 20 mg, concessa dalla Ue e che scade senza più proroghe e rinnovi il prossimo 31 dicembre,Anguillara Sabazia, Bracciano, Ardea, Lanuvio, Lariano, Velletri, Genzano di Roma, Trevignano, Tolfa, Sacrofano, Formello, Civitavecchia, Santa Marinella, Anzio, Nettuno, Campagnano di Roma, Magliano Romano e Mazzano Romano. L’Unione Europea il 22 marzo scorso ha stabilito che i valori di arsenico compresi tra 10 mg/litro, effettivo limite di legge, e 20 mg/litro sono accettabili per un periodo di tempo limitato senza rischi per la salute umana, ma che bisogna adottare specifiche misure per la protezione di neonati e bambini fino ai 3 anni. Il periodo “limitato” scade proprio il prossimo 31 dicembre e perciò, a partire dal 1 gennaio 2013, potrà essere erogata solo acqua con arsenico inferiore ai 10 mg. Quest’ulteriore proroga appena concessa, servirà a garantire il completamento degli interventi di potabilizzazione di carattere straordinario e urgente approvati il 14 marzo 2011, finalizzati a ricondurre i parametri di arsenico entro i limiti di legge oltre che a salvaguardare i cittadini da possibili gravi rischi di salute. Secondo il direttore del reparto di Prevenzione Agostino Messineo, è in atto un forte impegno da parte dei sindaci dei Comuni del distretto RmH al fine di rientrare nei valori di legge: “Abbiamo la certezza che non ci saranno più deroghe – spiega Messineo – per questo l’attività è frenetica, tanto che l’assessorato regionale all’Ambiente fa riunioni di monitoraggio ogni 15 giorni. Dell’area castellana è Lariano il Comune più critico, ma va ricordato che la questione più dolosa riguarda i pozzi privati, la maggioranza dei quali, riportano valori fuori legge. I pozzi privati riguardano innumerevoli abitazioni, esercizi agricoli e industrie e il problema è che gli stessi privati, spesso, non sono a conoscenza dei valori di arsenico contenuti nei propri pozzi e soprattutto non sanno che quei pozzi non sono derogabili”.  E mentre Messineo evidenzia l’impegno dei sindaci del distretto RmH e dichiara che i valori di Anzio e Nettuno sono al momento “borderline” (cioè sforano di poco i dieci mg), non risparmia una critica alla situazione dell’arsenico nelle acque di Anguillara Sabazia: “Paradossalmente ad Anguillara, che è più critica, non c’è abbastanza sensibilità al problema da parte degli amministratori, eppure bisogna che si trovi una situazione perché Anguillara non può essere una eccezione, i Comuni del Lazio devono rientrare tutti nei parametri di legge”. Preoccupato per la situazione dell’acqua nell’area sabatina è il consigliere d’opposizione Pdl Stefano Paolessi, peraltro ex sindaco della città: “Il problema dell’arsenico c’è – dice Polessi – l’unico intervento fatto è la mia ordinanza del 2011, quando con soli 39 mila euro ho ampliato l’impianto di osmosi inversa a Colle Biadaro risolvendo due grandi problemi: quello dell’ arsenico e del fluoro e l’altro della carenza idrica. L’attuale amministrazione ha ovviato con soluzioni “tampone”, attraverso le casette dell’acqua. Oggi il Montano sta ancora a circa 14 mg/litro ma da nove mesi a questa parte nessuno dice nulla. Giace ancora la mia bozza di potenziamento per 27 litri al secondo. Se a Colle Biadaro si fosse costruito un altro impianto, avremmo debellato il problema arsenico e fluoro”. Intanto una interrogazione rivolta alla presidente della Regione Renata Polverini e all’assessore Marco Mattei arriva dal consigliere regionale Pd Giuseppe Parroncini: “L'acqua senza arsenico sarà solo per alcuni Comuni. E gli altri che devono fare? Il 31 dicembre scadranno anche le deroghe dell'Ue relative alla gestione dell'emergenza e migliaia di cittadini rischiano di trovarsi senza acqua, se il problema non sarà risolto in maniera strutturale. E per tutti. Ad oggi infatti sembrano tagliati fuori in centinaia di migliaia. L'assessore Mattei – continua Parroncini – si è impegnato per l'installazione di circa 27 potabilizzatori ma solo in 15 Comuni. Verranno infatti installati in quelli dove la concentrazione di arsenico supera i 20 microgrammi per litro, mentre risultano esclusi tutti quelli in cui la soglia oscilla tra 10 e 20. Il 1 gennaio 2013 però il limite fissato dall'Ue sarà di 10 microgrammi e tutti devono essere a norma. E anche dove è prevista la realizzazione dell'impianto non si conosce lo stato delle procedure e i tempi, perché la Regione invece di dare le risorse ai Comuni ha accentrato tutto. Dunque anche qui si rischia. Ecco i motivi della preoccupazione”.
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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