Redazione Lazio
LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: E LE ACQUE MINERALI?
Tempo di lettura 8 minutiNon tutti sanno che tra gli elementi presenti in tracce nelle acque minerali italiane ci sono arsenico, uranio, alluminio, berillio, fluoro e altre sostanze potenzialmente nocive.
Published
12 anni faon
Angelo Parca
Roma – L’Unione Europea, come ormai ben noto, ha imposto un limite massimo di presenza di arsenico nelle acque destinate al consumo umano di 10 microgrammi per litro. Pertanto al di sotto di questo limite l’acqua è da intendersi sicura sia per adulti che per neonati.
Molte persone, con tutta probabilità, non sanno che spesso nelle bottiglie d’acqua minerale la concentrazione di arsenico è superiore all’acqua del rubinetto. Ma quanto costa un macchinario per depurare l’acqua? I prezzi sono variabili: si parte da un minimo di 500 per arrivare ai 4-5mila euro circa. Un macchinario idoneo a eliminare l’arsenico costa circa 3mila euro.
L’Italia è il maggior consumatore al mondo di acqua minerale. Ogni anno se ne consumano circa 12 miliardi di litri, vale a dire circa 200 litri pro capite. E un italiano su due beve solo acqua imbottigliata che, sempre uno su due, considera più pura dell’acqua del rubinetto; uno su tre la reputa migliore al gusto, uno su sei dice che è “meno dura”.
Ma non tutti sanno che tra gli elementi presenti in tracce nelle acque minerali italiane ci sono arsenico, uranio, alluminio, berillio, fluoro e altre sostanze potenzialmente nocive. E soprattutto che i limiti per la presenza di queste sostanze sono più alti nelle acque minerali che in quelle potabili. E in alcuni casi, "i limiti", sono addirittura inesistenti.
A dissipare l’idea che le acque minerali in bottiglia possano essere un buon rifugio di fronte ad acque di rubinetto distribuite dai comuni o dai vari gestori che faticano ad allinearsi ai parametri di sicurezza imposti dall’Europa ci pensa un articolo pubblicato sul numero di maggio della rivista “Le Scienze”, firmato da sette scienziati delle Università di Napoli, del Sannio, di Bologna e di Cagliari, e che riassume i risultati italiani di una ricerca europea sulla qualità delle acque minerali imbottigliate.
Le conclusioni dell’articolo non sono apocalittiche, e salvano in linea di massima le acque in commercio, ma con la precisazione che in alcuni casi la presenza di elementi nocivi supera valori limite e linee guida, e che in tutte le acque ci sono tracce di elementi che potrebbero essere nocivi per la salute.
E a volte queste presenze sono elevate, ben al di sopra dei limiti imposti all’acqua di casa, come nel caso dei berillio. In genere poi la presenza di tali sostanze non viene riportata nelle etichette, dove generalmente, si leggono solo le concentrazioni dei principali elementi maggiori, come il calcio, il magnesio e il sodio.
La presenza di molti elementi nocivi, i cosiddetti “elementi di traccia” non dipende dall’intervento dell’uomo, ma è legata alla composizione delle acque. Tra le sostanze che beviamo nelle acque minerali c’è il famigerato arsenico: benché tutte le acque minerali analizzate nella ricerca non superino il valore limite di 10 microgrammi per litro, le acque di nove marche, nelle quali la concentrazione di arsenico supera i 5 microgrammi per litro, dovrebbero essere costantemente monitorate, secondo i ricercatori, anche in considerazione del fatto che a livello internazionale si sta discutendo di abbassare il valore limite proprio a 5 microgrammi per litro.
Sostanza meno nota è il berillio, per il quale in Italia esistono norme stringenti: se l’acqua di una falda acquifera ne presenta una concentrazione che supera i 4 microgrammi per litro, per la legge italiana serve un intervento di bonifica delle acque, anche quando non destinate al consumo umano. “Sorprendentemente – scrivono i ricercatori – sia in Italia sia in Europa non è stato stabilito alcun limite di concentrazione per il berillio nelle acque destinate al consumo umano, e tanto meno per quelle minerali“. E’ perciò solo un caso se le acque analizzate nella ricerca presentano valori bassi di questa sostanza, perché se dipendesse dalla legge potrebbe andare anche peggio.
L’Arsenico è classificato dall’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro come elemento cancerogeno certo di classe 1, e posto in diretta correlazione con molte patologie oncologiche, e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute.
L’assunzione cronica di arsenico, soprattutto attraverso acqua contaminata, è indicata, da una rilevante documentazione scientifica, anche quale responsabile di patologie cardiovascolari, neurologiche, diabete, lesioni cutanee, disturbi respiratori, disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche.
Una indagine realizzata nell’ambito del progetto Atlante Europeo dell’EuroGeoSurveys Geochemistry Expert Group (pubblicata nel maggio 2010 dalla rivista ‘Le Scienze’) ha permesso di conoscere tutti i dati relativi alla composizione delle acque minerali europee. Nel caso di quelle italiane è stato quindi possibile conoscere tra gli altri, anche il valore per litro del tanto discusso Arsenico.
Ecco l’elenco delle principali acque minerali e loro contenuto in Arsenico (ricordando che per tutte le acque minerali italiane prese in esame, in nessuna è stato riscontrato un valore superiore ai 10 microgrammi per litro).
Denominazione Acqua Minerale/Fonte Valore (microgrammi per litro
Acqua Gaudianello 0.619
Acqua Santa Croce 0.124
Acqua Leggera 4.650
Acqua Lilia 1.900
Acqua Sveva 2.740
Acqua Ferrarelle 6.810
Acqua Lete 0.759
Acqua Lieta (Conad) 0.238
Acqua Galvanina 0.162
Acqua Monte Cimone (Coop) 0.098
Acqua di Nepi 5.710
Acqua Claudia 0.059
Acqua Egeria 8.910
Acqua Fiuggi 1.850
Acqua Boario 0.056
Acqua Coop (Sorgente Grigna) 0.390
Acqua Frisia 5.640
Acqua Levissima 6.200
Acqua Maniva 0.675
Acqua Norda (Sorgente Daggio) 3.730
Acqua Norda (Nuova Acqua Chiara) 0.161
Acqua San Pellegrino 1.380
Acqua Sant’Antonio 0.475
Acqua Vitasnella 0.117
Acqua Gaia 0.248
Acqua Nerea 0.102
Acque Alpi Cozie 1.040
Acqua Alte Vette (Iper) 0.407
Acqua Crodo Liesel 0.088
Acqua Cime Bianche 0.798
Acqua Lauretana 0.019
Acqua San Bernardo 0.489
Acqua Sant’Anna 1.310
Acqua Sant’Anna (Fonte Vinadio) 5.220
Acqua Candida 5.410
Acqua Funte Fria 5.690
Acqua Isola Antica 7.440
Acqua Pejo 0.091
Acqua Fonteviva 0.153
Acqua Panna 0.355
Acqua Uliveto 0.088
Acqua Fabia 0.404
Acqua Rocchetta 0.198
Acqua Sangemini 0.204
Acqua Viva 0.109
Acqua Dolomiti (Esselunga) 0.533
Acqua Guizza 0.428
Acqua Recoaro 0.054
Acqua San Benedetto 0.468
Acqua Vera 1.410
tabella PRECEDENTI:
Correlati
You may like
-
Civita Castellana, arsenico oltre i limiti nell’acqua: scatta l’ordinanza di non potabilità
-
Viterbo, acqua per uso umano: in provincia torna lo spettro dell’arsenico
-
Potenza, beffato dal destino: pronto per la pensione ma all’ Inps non risultano i contributi
-
ARSENICO E SICUREZZA ALIMENTARE. L’OMS METTE I LIMITI SOLO PER L’ACQUA POTABILE
-
ARSENICO: SCOPERTA SHOCK, MUTAZIONE GENETICA DEGLI INDIGENI PER RESISTERE ALL’INQUINAMENTO
-
COLFELICE, SECONDO CONVEGNO NAZIONALE “VIOLENZA inFINITA”: UN’EDIZIONE DEDICATA AL RICORDO DI SERENA MOLLICONE