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Roma

LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: ANGUILLARA SI DISTINGUE PER GRAVITA'.

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Tempo di lettura 4 minutiIn attesa di 400mila euro regionali i cittadini si preparino a mettere mano al portafogli per pagare le sanzioni dell'Europa

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[ LETTERA RICHIESTA INCONTRO DI GIUSEPPE CELLI (CAPOGRUPPO LISTA CIVICA BONINO) A EMANUELE CANGEMI (ASSESSORE REGIONALE ALL'AMBIENTE)  – EMERGENZA ARSENICO COMUNE DI ANGUILLARA ]

[ INTERROGAZIONE GIUSEPPE CELLI AD ASSESSORI REGIONALI AL BILANCIO E ALL'AMBIENTE ]

 


Alberto De Marchis

Mancano 71 giorni al 31 dicembre ed è ancora emergenza arsenico per 18 comuni della provincia di Roma: Anguillara Sabazia, Bracciano, Ardea, Lanuvio, Lariano, Velletri, Genzano di Roma, Trevignano, Tolfa, Sacrofano, Formello, Civitavecchia, Santa Marinella, Anzio, Nettuno, Campagnano di Roma, Magliano Romano e Mazzano Romano. Di fatti,  l’Unione Europea il 22 marzo scorso ha stabilito che i valori di arsenico compresi tra 10 µgl, effettivo limite di legge, e 20 µgl sono accettabili per un periodo di tempo limitato senza rischi per la salute umana, ma che bisogna adottare specifiche misure per la protezione di neonati e bambini fino ai 3 anni. Il periodo “limitato” scade proprio il prossimo 31 dicembre e perciò, a partire dal 1 gennaio 2013, potrà essere erogata solo acqua con arsenico inferiore ai 10 µgl. La situazione del comune di Anguillara si distingue per gravità, con valori che in alcuni casi superano addirittura i 30 µgl. E a meno che non si riesca ad abbassare i livelli dell’arsenico, ormai in tempi record, sotto i 10 µgl lo scenario che si va prefigurando a partire dal 1 gennaio è quello che i cittadini si Anguillara dovranno pagare all’europa sanzioni che certamente non si possono permettere, così come i cittadini degli altri comuni interessati dall’emergenza. “Nel  Lazio  l’arsenico  nell’acqua  rappresenta  ancora  un’emergenza  ed  un  pericolo quotidiano per la salute dei residenti. L’Italia ha tempo fino al 31 dicembre per adeguarsi alle  direttive  europee  sui  valori  di  arsenico  nell’acqua.  Siamo ormai  agli  sgoccioli,  la Regione metta  a disposizione i  fondi necessari  per  le opere di  potabilizzazione”,  lo  ha dichiarato Giuseppe Celli, capogruppo della lista Civica Cittadini/e alla Regione Lazio che in materia ha presentato una interrogazione urgente all’Assessore all’Ambiente. “La Direttiva europea 98/83/CE,  del  2003, ha abbassato il  limite previsto per l’Arsenico nelle acque potabili da 50 a 10 µgl (microgrammi/litro). L’UE ha inoltre stabilito che valori di arsenico compresi  tra 20 µgl e 10 µgl sono accettabili  solo per un periodo di tempo limitato senza rischi per la salute. In ben 18 comuni della Provincia di Roma, tuttavia, tali limiti sono ampiamente superati”, ha spiegato.“Tra tutti, la situazione di Anguillara si distingue per gravità,  con punte che toccano i 30 µgl, con tutti i rischi che ne conseguono per i residenti. La Regione ha individuato un fondo di 400 mila euro per interventi di potabilizzazione sul comune ma lo sblocco delle risorse è vincolato  ad  un  piano  di  alienazione  di  proprietà  regionali,  ancora  in  alto  mare.  Per accorciare i tempi la Regione potrebbe subito stanziare i soldi recuperati dai tagli ai costi della politica approvati dal Consiglio Regionale”, ha aggiunto. “Il  Comune  di  Anguillara  ha  già  preparato  i  progetti  preliminari  per  gli  interventi  di potabilizzazione,  che  potrebbero  essere  resi  operativi  appena  i  fondi  regionali  saranno disponibili.  Il  tempo  stringe,  per  questo  ho  presentato  un’interrogazione  urgente all’Assessore Cangemi per sapere come intenda agire la Regione per consentire il rispetto delle scadenze indicate dalla UE e tutelare la salute pubblica”, ha concluso.   

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