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[ LETTERA RICHIESTA INCONTRO DI GIUSEPPE CELLI (CAPOGRUPPO LISTA CIVICA BONINO) A EMANUELE CANGEMI (ASSESSORE REGIONALE ALL'AMBIENTE) – EMERGENZA ARSENICO COMUNE DI ANGUILLARA ]
[ INTERROGAZIONE GIUSEPPE CELLI AD ASSESSORI REGIONALI AL BILANCIO E ALL'AMBIENTE ]
Alberto De Marchis
Mancano 71 giorni al 31 dicembre ed è ancora emergenza arsenico per 18 comuni della provincia di Roma: Anguillara Sabazia, Bracciano, Ardea, Lanuvio, Lariano, Velletri, Genzano di Roma, Trevignano, Tolfa, Sacrofano, Formello, Civitavecchia, Santa Marinella, Anzio, Nettuno, Campagnano di Roma, Magliano Romano e Mazzano Romano. Di fatti, l’Unione Europea il 22 marzo scorso ha stabilito che i valori di arsenico compresi tra 10 µgl, effettivo limite di legge, e 20 µgl sono accettabili per un periodo di tempo limitato senza rischi per la salute umana, ma che bisogna adottare specifiche misure per la protezione di neonati e bambini fino ai 3 anni. Il periodo “limitato” scade proprio il prossimo 31 dicembre e perciò, a partire dal 1 gennaio 2013, potrà essere erogata solo acqua con arsenico inferiore ai 10 µgl. La situazione del comune di Anguillara si distingue per gravità, con valori che in alcuni casi superano addirittura i 30 µgl. E a meno che non si riesca ad abbassare i livelli dell’arsenico, ormai in tempi record, sotto i 10 µgl lo scenario che si va prefigurando a partire dal 1 gennaio è quello che i cittadini si Anguillara dovranno pagare all’europa sanzioni che certamente non si possono permettere, così come i cittadini degli altri comuni interessati dall’emergenza. “Nel Lazio l’arsenico nell’acqua rappresenta ancora un’emergenza ed un pericolo quotidiano per la salute dei residenti. L’Italia ha tempo fino al 31 dicembre per adeguarsi alle direttive europee sui valori di arsenico nell’acqua. Siamo ormai agli sgoccioli, la Regione metta a disposizione i fondi necessari per le opere di potabilizzazione”, lo ha dichiarato Giuseppe Celli, capogruppo della lista Civica Cittadini/e alla Regione Lazio che in materia ha presentato una interrogazione urgente all’Assessore all’Ambiente. “La Direttiva europea 98/83/CE, del 2003, ha abbassato il limite previsto per l’Arsenico nelle acque potabili da 50 a 10 µgl (microgrammi/litro). L’UE ha inoltre stabilito che valori di arsenico compresi tra 20 µgl e 10 µgl sono accettabili solo per un periodo di tempo limitato senza rischi per la salute. In ben 18 comuni della Provincia di Roma, tuttavia, tali limiti sono ampiamente superati”, ha spiegato.“Tra tutti, la situazione di Anguillara si distingue per gravità, con punte che toccano i 30 µgl, con tutti i rischi che ne conseguono per i residenti. La Regione ha individuato un fondo di 400 mila euro per interventi di potabilizzazione sul comune ma lo sblocco delle risorse è vincolato ad un piano di alienazione di proprietà regionali, ancora in alto mare. Per accorciare i tempi la Regione potrebbe subito stanziare i soldi recuperati dai tagli ai costi della politica approvati dal Consiglio Regionale”, ha aggiunto. “Il Comune di Anguillara ha già preparato i progetti preliminari per gli interventi di potabilizzazione, che potrebbero essere resi operativi appena i fondi regionali saranno disponibili. Il tempo stringe, per questo ho presentato un’interrogazione urgente all’Assessore Cangemi per sapere come intenda agire la Regione per consentire il rispetto delle scadenze indicate dalla UE e tutelare la salute pubblica”, ha concluso.
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