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Redazione Lazio

LAZIO ELEZIONI, CENTRODESTRA: SI PREPARA LA "GRAN RIBOLLITA"

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E noi elettori, oltre il danno di non sapere più dove sbattere la testa, dove andarci a curare, quale acqua meno carica di arsenico bere e chi più ne ha più ne metta, ci ritroviamo anche la beffa di dover scegliere sempre tra gli stessi personaggi.

 

Chiara Rai

Roma – La Polverini avrebbe timore dell’astensionismo e di Grillo pensando all’exploit della Sicilia. Eppure non serve guardare così lontano per mettersi paura e capire cosa succederà alle prossime elezioni. Città Nuove, il suo partito sosterrà Gianni Alemanno al Comune di Roma. E la ricetta è fatta, senza bisogno di ulteriori commenti rispetto questa congiunzione. Perché lei è “Renata Polverini” e dopo la prima, dopo aver fatto “piazza pulita” e tappezzato Roma con slogan, si lancia in avanti come si dice, per non cadere indietro.

E noi elettori, oltre il danno di non sapere più dove sbattere la testa, dove andarci a curare, quale acqua meno carica di arsenico bere e chi più ne ha più ne metta, ci ritroviamo anche la beffa di dover scegliere sempre tra gli stessi personaggi. E chissà quale nome uscirà dal cilindro per la data del 10 e dell'11 marzo, ritenuta assolutamente certa dalla Polverini. Se veramente il Pdl vuole avere almeno una possibilità di riuscita in Regione dovrebbe candidare qualcuno esterno, aprire a primarie di coalizione come suggerito anche da Francesco Storace. Su questo tema Renata ritiene che le primarie debbano avere luogo se in qualche modo “servono per motivare un mondo e per rimetterlo in moto”, ma se si dovesse arrivare ad un nome condiviso dalla classe dirigente, allora ecco lì che l’automatismo e l’auto acclamazione lascerebbe spazio ad una pronta ribollita.

La strada per il centrodestra, è indubbio, è tutta in salita. Lazio, Lombardia e Molise sono un facile strike per il centrosinistra e un obiettivo affatto difficile da raggiungere per il Movimento 5 stelle. I movimenti sorgono come funghi, la gente è stanca ma questa stanchezza lascia terreno facile ad un frazionamento talmente minuzioso che rischia di produrre confusione e soprattutto dispersione di voti e di intenti. L’America ci ha dato una bella lezione ma il Popolo a stelle e strisce è lontano anni luce dal nostro modus agendi. Va da sé che è aperta la caccia alla coerenza e alla stabilità che se la batte con la novità e la voglia di cambiare le cose. Un bel braccio di ferro. Speriamo non vinca l’inesperienza perché martoriati come siamo, non abbiamo bisogno del colpo di grazia dato dall’improvvisazione.