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Redazione Lazio

Lazio: ecco le stazioni colabrodo

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Tempo di lettura 2 minutiRoberto Scacchi: "Troppe stazioni sono di bassa qualità e con pochi servizi, una complicazione ulteriore per i pendolari del Lazio"

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di Marco Staffiero


LAZIO – La situazione delle stazioni del Lazio rimane a dir poco negativo, nonostante le continue proclamazioni della Regione di un effettivo miglioramento della vita per i pendolari. Del resto i dati di Legambiente presentati questa mattina, con il nuovo Dossier “Qualità delle Stazioni 2016”, parla da solo. Pochissime biglietterie e/o rivendite di giornali, difficile trovare un bar o servizi igienici funzionanti, quasi completamente assente il personale di stazione: questa è, in parte, la situazione che emerge dai racconti e dalle esperienze dei pendolari che usufruiscono quotidianamente del trasporto pubblico su ferro della Regione Lazio.
 
Basti pensare che le biglietterie sono presenti solo nel 21,13%, ed è possibile comprare un biglietto tramite erogatrice nel 59% dei casi.Le obliteratrici sono funzionanti nelle metà delle fermate.Solo nel 50,7% delle stazioni analizzate sono presenti bar all’interno, anche le rivendite di giornali specifiche si trovano nella metà di esse. Quasi ovunque mancano sia le macchinette automatiche per bevande calde che fredde e le stazioni che non presentano né macchinette né bar interni sono circa il 45,45%, servizi che comunque migliorerebbero l'attesa dei viaggiatori. Anche sulla qualità delle infrastrutture c'è ancora molto da fare: i servizi igienici predisposti, infatti,mancano nel 59,15% e dove sono presenti solitamente sono mal funzionanti o comunque di qualità insufficiente.
 
Delle 70 stazioni/fermate nel 65% dei casi non vi è la presenza di personale ferroviario. Sono presenti scale mobili funzionanti solo nel 12,68%, con gli ascensori va meglio, di quelli presenti funziona il 22,54%. I tabelloni orari sono presenti nel 66,2% e nella maggioranza dei casi sono leggibili, i luoghi di attesa ci sono quasi in tutte le stazioni e i cestini per la raccolta differenziata sono presenti nel 78,87%. Se c’è un problema siamo fortunati solo nel 18,31 % dei casi con gli annunci vocali che lo segnalano e se non siamo giovani ed atletici abbiamo problemi per salire sul treno nel 61,97% a causa del dislivello tra marciapiedi e treno.
 
“Troppe stazioni sono di bassa qualità e con pochi servizi, una complicazione ulteriore per i pendolari del Lazio – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – che da una parte vedono il servizio ferroviario complessivamente migliorato dalla Regione, dall'altra continuano a vivere condizioni disastrose, soprattutto nelle stazioni di Roma sulle ferrovie concesse di gestione Atac, dove ci sono le peggiori del Lazio. Altro quadro impietoso quello che riguarda le fermate della Termini-Centocelle, una tratta ferroviaria metropolitana che andava opportunamente rilanciata all’apertura della Metro C e che oggi sembra invece in un completo stato di abbandono. Chiediamo alla Regione l’istituzione di un tavolo di lavoro per la riqualificazione delle stazioni a partire proprio dalle situazioni più critiche dentro Roma, dove ci vogliono progetti di reale rigenerazione degli spazi per migliorare la qualità della vita di centinaia di migliaia di pendolari urbani e di tutto il Lazio”. Il documento è stato costruito dall’associazione negli ultimi mesi per fare un quadro sullo stato di tutte le stazioni ferroviarie presenti nel Lazio sia nelle 8 linee FL regionali di Ferrovie dello Stato che delle 3 ferrovie concesse di ATAC, attraverso l’osservazione e la valutazione di pendolari, comitati, associazioni e volontari.