LAZIO, CONSIGLIO REGIONALE. DI STEFANO: “IL TEMPO STRINGE. SERVE UN CONSIGLIO STRAORDINARIO IN OTTOBRE PER DISCUTERE DEL FUTURO ASSETTO ISTITUZIONALE DEL LAZIO”

Redazione

“Come Commissione chiediamo al presidente Abbruzzese di convocare una seduta straordinaria del Consiglio Regionale, per discutere del nuovo assetto istituzionale del nostro territorio". Lo ha detto il presidente della Commissione Consiliare Speciale Federalismo Fiscale e Roma Capitale, Marco Di Stefano, durante la riunione di oggi in Consiglio Regionale in cui si è discusso dell'assetto istituzionale del territorio laziale alla luce dell’ultima legge sulla Spending Review. "In questo modo – ha proseguito Di Stefano – intendiamo rimpossessarci del nostro ruolo politico ed evitare che il Consiglio venga scavalcato, come già successo in passato, nella discussione di un tema estremamente importante come il nuovo assetto della Città Metropolitana e delle Province. Bisogna aprire una discussione politica a 360 gradi e coinvolgere le forze politiche di tutta la Regione". "Al di là degli effetti preoccupanti che ha prodotto sulla sanità e sulla indeterminatezza per il destino delle società in house degli enti locali – ha continuato Di Stefano – la Spending Review ha delineato con più precisione i nuovi assetti territoriali e l'istituzione della Città metropolitana di Roma". "Entro il 2 ottobre – ha spiegato – il Consiglio delle Autonomie Locali dovrà presentare alla Regione la sua proposta di riordino delle Province. Lo stesso dovrà fare la Regione con il Governo entro il 24. L'esecutivo, poi, con atto legislativo eseguirà il riordino delle Province e la ridefinizione dell'ambito delle Città Metropolitane. Fra queste due date ci deve essere una discussione in Consiglio Regionale, in cui le forze politiche si dovranno assumere le loro responsabilità. Personalmente credo che non ci siano molti spazi di manovra: ci saranno una Provincia del nord e una del sud, oltre all’area metropolitana di Roma. Dobbiamo discutere, però su quali poteri delegare alle nuove istituzioni, per correggere gli squilibri e non creare cittadini di serie A e di serie B. La cosa importante è comunque che si agisca subito, perché i tempi sono stretti".