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Redazione Lazio

LAZIO CASO SAN RAFFAELE: SI APRE UNO SPIRAGLIO E IL SOGGIORNO NEL LAZIO SI ALLUNGA

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Tempo di lettura 3 minutiSembra quasi di assistere a dinamiche amorose:" se non mi accontenti ti lascio", solo che in ballo non ci sono semplici capricci di ragazzi.

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Chiara Rai

San Raffaele potrebbe non levare le tende dal Lazio o almeno allungare la sua permaneza. Il rischio che nel giro di 48 ore si sarebbero potute dismettere 13 strutture ha provocato un tempestivo incontro tra i vertici del Gruppo e i competenti uffici regionali. L'esito lascerebbe pensare ad un ammorbidimento: la Regione s'impegna a sostenere il San Raffaele in questo critico momento che attraversa "anche se non rientra nelle nostre competenze". ''L'incontro – spiega una nota dell’assessorato regionale alla Sanità – è servita a chiarire l'esatta dimensione della questione sollevata dal San Raffaele che, pur non rientrando nelle competenze specifiche della Regione Lazio, è stata definita con maggiore precisione ed affrontata dai competenti uffici, al fine di supportare il gruppo nel complesso momento che sta attraversando. La riunione si è conclusa con la soddisfazione della azienda''. certo, determinate considerazioni sorgono spontanee: in quale maniera la Regione sosterra' il Gruppo se si parla di un ammontare di credito di 250 milioni di euro (che gli Angelucci vantano nei confronti della Regione)? Un bel rebus che ci augura non finisca come la storia della struttura Veliterna, tante promesse e poi nubi sull'esito della commissione incaricata dalla Regione pere vedere se la struttura fosse " a posto" in termini documentali e strutturali, poi la sentenza del Tar che ha annullato di fatto la delibera della Polverini e poi? Non si Sto arrivando!' nulla, c'e' una struttura all'avanguardia chiusa e c'e' silenzio. Ultima considerazione: perche' invece di scatenare il terrore mediatico dove sui rotocalchi e nel web scorrono fiumi di allarmi lanciati dal Gruppo con conseguente smarrimento dei pazienti, dei cittadini, dei dipendenti? La politica ha bisogno sempre e comunque di lavare i panni sporchi sui giornali? O sarebbe stato piu' coscenzioso riunirsi prima che esplodesse la bomba mediatica? Forse se non fosse esplosa non saremmo qui a dare la buona notizia di una tregua tra Angelucci e la Regione. Sembra quasi di assistere a dinamiche amorose:" se non mi accontenti ti lascio", solo che in ballo non ci sono semplici capricci di ragazzi.

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