Connect with us

Ambiente

Lazio, boom di nascite di tartarughe marine

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Il Lazio sta diventando sempre di più la  Regione delle tartarughe marine. Sono nate  più  di 200 esemplari lungo le coste laziali in questa stagione. Un dato destinato ad aumentare, per i numerosi nidi presenti.

 E’ il commento di Piergiorgio Benvenuti e Cinzia Caruso, rispettivamente Presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale e responsabile del Dipartimento Tutela e Difesa degli Animali dell’Associazione.

Ad Ostia, tra il 16 e il 17 agosto, 39 tartarughine Caretta Caretta  sono nate sulla spiaggia libera, disorientate dall’inquinamento luminoso dei lampioni, invece di dirigersi verso il mare si stavano avvicinando verso la strada, dove avrebbero trovato senz’altro un terribile destino, ma fortunatamente due residenti le hanno notate contattando la polizia, la Capitaneria di Porto, e Luca Marini, biologo della Regione Lazio e responsabile del progetto TartaLazio che intervenuto ha messo al sicuro le tartarughine in una scatola di plastica con sabbia umida. Successivamente, le tartarughine sono state trasportate e liberate nella spiaggia di Castelporziano, dove hanno finalmente raggiunto il mare. Lieto fine anche per altri nidi di tartarughe, 3 a Castelporziano, uno a Sabaudia e uno a Fondi, mentre a Latina è stato recentemente scoperto un nuovo nido, aumentando le speranze per ulteriori nascite.

Ricordiamo ancora una volta  –proseguono gli esponenti di Ecoitaliasolidale – che si stima che nel 2050 vi saranno più rifiuti che pesci in acqua e le tartarughe sono fra gli esemplari a rischio, infatti sempre più frequentemente ingoiano la plastica scambiandola per meduse per sbaglio o per altre gustose prede. Ed oltre la plastica vi è un altro pericolo per la vita delle tartarughe, ami e reti abbandonate che causano il decesso.

Inoltre ogni anno nel Mediterraneo sono oltre 130mila le tartarughe marine Caretta Caretta che rimangono vittime di catture accidentali da parte dei pescatori con oltre 40mila casi di decesso.

 E’ necessario sensibilizzare  chiunque a non lasciare rifiuti ed oggetti di plastica in mare o sulle spiagge–proseguono  Benvenuti e Caruso- sensibilizzare a tal riguardo anche i pescatori ad evitare di abbandonare reti, ami e funi in mare, procedere con una maggiore pulizia meccanica degli arenili, ed effettuare progetti di posizionamento di luci artificiali dei lungomare che non arrechino inquinamento luminoso che possa disorientare pesci ed anche le tartarughe. Alla Regione Lazio -hanno concluso gli esponenti di Ecoitaliasolidale- un plauso quest’anno per il record delle nascite delle tartarughe di  mare.  

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ambiente

Transizione energetica del trasporto marittimo e aereo: stipulato accordo tra Intesa Sanpaolo e Fincantieri

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 4 minuti

image_pdfimage_print

Fincantieri e Intesa Sanpaolo, attraverso la Divisione IMI Corporate & Investment Banking, in collaborazione con la RLCF Alliance (Renewable and Low-carbon Fuels Value Chain Industrial Alliance), hanno recentemente organizzato a Milano l’evento “Accelerating the Transition in the Maritime and Aviation Sectors”. La conferenza trae impulso dalle attività della RLCF Alliance istituita nel 2022 e promossa dalla DG MOVE (direzione generale della mobilità e dei trasporti) della Commissione Europea con l’obiettivo di incentivare la transizione verso combustibili a minor impatto ambientale nel settore dei trasporti aerei e marittimi. La Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo, da allora, partecipa attivamente all’Alliance e guida il gruppo di lavoro sulla “Project bankability”, così come Fincantieri che, nell’ambito dell’iniziativa, è alla guida della “Maritime Chamber”.
 
Durante la giornata sono state discusse le iniziative in ambito europeo e nazionale per la transizione energetica nel settore del trasporto aereo e marittimo, le novità in ambito regolamentare, le tecnologie disponibili nel campo dei carburanti green, le soluzioni finanziarie per supportare i processi di rinnovamento e l’attività di ricerca necessaria per migliorare lo spettro e l’efficienza delle soluzioni proposte. L’evento si è avvalso del supporto di NEST (Network for Energy Sustainable Transition) con cui Intesa Sanpaolo collabora in ambito PNRR.
 
Dal dibattito è emerso come gli obiettivi di sostenibilità siano centrali nelle politiche dei governi, nei piani di rilancio e nelle scelte strategiche delle imprese e come sia sempre più necessaria un’attiva collaborazione tra settore pubblico e privato per finanziare l’importante mole di investimenti necessari per la transizione. I lavori sono stati aperti da Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri, e da Mauro Micillo, Chief of IMI Corporate & Investment Banking Division di Intesa Sanpaolo, a cui è seguito un messaggio di Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, il keynote speech di Eddy Liegeois, Acting Director for Investment, Innovative & Sustainable Transport della Commissione Europea e dall’intervento istituzionale, in video-conferenza, di Claudio Barbaro, Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Durante la giornata si sono alternate tavole rotonde e panel tematici ai quali hanno preso parte rappresentanti delle associazioni di settore e di istituzioni finanziarie, esponenti del mondo imprenditoriale e della ricerca, sia nell’ambito del trasporto aereo, sia marittimo. Mauro Micillo, Chief of IMI Corporate & Investment Banking Division di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato: “I temi discussi dimostrano come il processo di decarbonizzazione sia di fondamentale importanza, in particolare in due settori tanto strategici per l’economia europea come l’aviazione e l’industria marittima. La prima contribuisce direttamente al PIL europeo con oltre 110 miliardi di euro all’anno, il settore marittimo con circa 54 miliardi. Come Gruppo crediamo fortemente che una transizione verso carburanti green e a minor impatto ambientale sia possibile e necessaria, anche grazie a una virtuosa collaborazione fra pubblico e privato. La nostra Divisione IMI CIB è da tempo un attore di rilievo nel project finance e nel finanziamento alle infrastrutture sostenibili, sia in Italia sia a livello internazionale”.
 
L’iniziativa conferma il costante impegno di Intesa Sanpaolo nel supportare la transizione energetica, così come previsto dal Piano d’Impresa 2022-2025 presentato dal CEO Carlo Messina. Dal 2021 al 31 marzo 2024 le nuove erogazioni a supporto della Green Economy e della transizione ecologica sono state di oltre 47 miliardi di euro, mentre gli approvvigionamenti del Gruppo da fonti rinnovabili ammontano al 90%. Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri, ha dichiarato: “Il Gruppo Fincantieri è fortemente concentrato sul tema della decarbonizzazione del trasporto marittimo. La transizione energetica rappresenta infatti uno dei pilastri del nostro piano industriale, che si basa sulla ridefinizione del paradigma della nave in chiave digitale e green. Fincantieri, come leader mondiale nella cantieristica ad alta complessità e nelle tecnologie del mare, intende trainare in maniera imprenditoriale il settore verso la nave a zero
 
emissioni con la definizione di soluzioni pionieristiche ed innovative in tutti i sottosistemi della nave. Puntiamo a realizzare entro il 2035 la prima nave da crociera a emissioni zero, in anticipo rispetto al target net zero 2050. Queste sfide si vincono solo creando e facendo leva su un nuovo ecosistema regolamentare, industriale e finanziario. In questa ottica siamo molto felici di condividere tale percorso con Intesa Sanpaolo, che come noi vede nella transizione un’occasione di sviluppo industriale unica per l’Italia e per l’Europa”.
 
 
Su Fincantieri
 
Fincantieri è uno dei principali complessi cantieristici al mondo, l’unico attivo in tutti i settori della navalmeccanica ad alta tecnologia. È leader nella realizzazione e trasformazione di unità da crociera, militari e offshore nei comparti oil & gas ed eolico, oltre che nella produzione di sistemi e componenti, nell’offerta di servizi post-vendita e nelle soluzioni di arredamento navale. Grazie alle capacità sviluppate nella gestione di progetti complessi il Gruppo vanta referenze di eccellenza nelle infrastrutture, ed è operatore di riferimento nel digitale e nella cybersecurity, nell’elettronica e sistemistica avanzata. Con oltre 230 anni di storia e più di 7.000 navi costruite, Fincantieri mantiene il proprio know-how e i centri direzionali in Italia, dove impiega 10.000 dipendenti e attiva circa 90.000 posti di lavoro, che raddoppiano su scala mondiale in virtù di una rete produttiva di 18 stabilimenti in quattro continenti e quasi 21.000 lavoratori diretti.
 
 
 
Su Intesa Sanpaolo
 
Intesa Sanpaolo, con oltre 420 miliardi di euro di impieghi e 1.300 miliardi di euro di attività finanziaria della clientela a fine marzo 2024, è il maggior gruppo bancario in Italia con una significativa presenza internazionale. È leader a livello europeo nel wealth management, con un forte orientamento al digitale e al fintech. In ambito ESG, entro il 2025, sono previsti 115 miliardi di euro di erogazioni Impact per la comunità e la transizione verde. Il programma a favore e a supporto delle persone in difficoltà è di 1,5 miliardi di euro (2023-2027). La rete museale della Banca, le Gallerie d’Italia, è sede espositiva del patrimonio artistico di proprietà e di progetti culturali di riconosciuto valore.
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

Ambiente

Incendi ai Castelli Romani: zona Tuscolana nella morsa dei piromani. Sono atti dolosi

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Da due giorni, un vasto e pericoloso incendio doloso, appiccato su più punti dai piromani, sta devastando diverse zone collinari e montuose, tra cui Pratarena, Molara, Monte Silvestro e il tristemente noto Monte Tuscolo. Questo incendio, che sta interessando anche le aree confinanti con i comuni di Grottaferrata, Monte Porzio Catone, Rocca Priora e Frascati, rappresenta un vero e proprio atto di terrorismo ambientale che minaccia non solo il prezioso patrimonio naturale, ma anche la sicurezza delle persone e delle loro proprietà.

Le fiamme, alimentate dal vento e dalla vegetazione secca, si sono propagate rapidamente, arrivando a minacciare le abitazioni della zona di Pratarena. In pochi minuti, il fuoco ha raggiunto un’intensità tale da rendere necessaria l’evacuazione cautelativa di circa una decina di famiglie. Gli animali della Collina degli Asinelli, una struttura del Parco Regionale dei Castelli Romani dedicata alle attività ludiche per disabili e visite guidate, sono stati anch’essi trasferiti in luoghi sicuri. La situazione è stata gestita con grande prontezza dalle squadre di soccorso che hanno lavorato instancabilmente per tutta la notte.

Sul posto sono intervenute numerose unità di Protezione Civile, tra cui Beta 91 di Monte Compatri, Il Gamberone San Cesareo, Gabi Zagarolo, ASA Rocca di Papa, Falco Frascati e la comunale di Rocca Priora, insieme ai Vigili del Fuoco di Frascati e Marino. Per dirigere le operazioni di evacuazione e spegnimento, erano presenti il sindaco di Monte Compatri Francesco Ferri, il presidente del Consiglio Comunale Alessandro Monti, i Carabinieri della Stazione di Monte Compatri, la Polizia Locale e i Guardiaparco dei Castelli.

Gli incendi, secondo le prime ricostruzioni, sono di chiara matrice dolosa. L’utilizzo di droni da parte della Protezione Civile ha permesso di rilevare diversi punti di innesco del fuoco, confermando i sospetti iniziali. Questo atto deliberato di distruzione non solo mette a rischio la sopravvivenza di intere aree boschive, ma rappresenta anche una minaccia concreta per la vita degli abitanti, degli animali e per le attività economiche della zona.

Il sindaco Francesco Ferri, visibilmente scosso dalla gravità della situazione, ha dichiarato: “Non è più tollerabile vedere questo terrorismo ambientale ad opera di piromani che stanno devastando il nostro territorio boschivo. Scene a cui assistiamo ogni anno da molto tempo, ma che oggi si ripropongono con una violenza senza precedenti.” Le parole del sindaco riflettono la frustrazione e la rabbia di una comunità che vede il proprio patrimonio naturale distrutto da mani criminali, apparentemente senza alcun riguardo per le conseguenze.

Il lavoro delle squadre di soccorso è stato estenuante, ma indispensabile. Le operazioni di spegnimento, iniziate intorno alle 19 di ieri, si sono protratte per tutta la notte e continuano tuttora, con numerosi focolai ancora attivi in zone particolarmente impervie tra il Monte Tuscolo e il Colle della Molara. La difficoltà di accesso rende necessario l’intervento dei mezzi aerei della Flotta Regionale di Protezione Civile, già in azione per contenere l’avanzata delle fiamme.

“È stato un duro ed estenuante lavoro di squadra tra tutte le componenti del sistema di soccorso. A tutti loro va il nostro ringraziamento”, ha commentato il sindaco Ferri insieme ad Andrea Sciacqua, coordinatore della Protezione Civile Beta 91. Le parole dei responsabili locali evidenziano non solo la gravità della situazione, ma anche la dedizione e il coraggio di chi ha lottato in prima linea per proteggere la comunità.

Di fronte a questa emergenza, è evidente che le azioni intraprese finora non sono sufficienti. Il sindaco Ferri ha annunciato che chiederà un incontro urgente con gli altri sindaci dei comuni vicini, il Parco Regionale dei Castelli Romani, la Comunità Montana e la Prefettura di Roma. L’obiettivo è intraprendere misure di delimitazione e controlli mirati 24 ore su 24, per prevenire ulteriori atti di piromania e proteggere le poche aree verdi rimaste intatte.

Questa drammatica situazione sottolinea l’urgenza di un piano di prevenzione efficace e di una risposta coordinata a livello territoriale. È necessario rafforzare i controlli nelle aree boschive, migliorare la sensibilizzazione della popolazione sui rischi degli incendi e promuovere una cultura della legalità e del rispetto per l’ambiente.

Gli incendi che stanno devastando le colline dei Castelli Romani sono un monito doloroso di quanto fragile sia il nostro ambiente naturale e di quanto possa essere facilmente distrutto da azioni criminali. La comunità locale, con l’aiuto delle istituzioni e delle forze di soccorso, deve rispondere con decisione e unità per fermare questo “terrorismo ambientale”. Solo con un impegno costante e con misure preventive efficaci sarà possibile proteggere e preservare il patrimonio naturale dei Castelli Romani, garantendo un futuro sostenibile per le generazioni a venire.

Continua a leggere

Ambiente

Meteo, arriva la perturbazione dal nord Europa: temperature in calo tra oggi e domani

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Dopo infiniti giorni roventi e notti asfissianti, il caldo insopportabile che da inizio luglio tiene sotto scacco le nostre città ha le ore contate perché dal prossimo fine settimana sono attesi temporali e temperature più basse.

Si riducono quindi, finalmente, anche i bollini rossi del ministero della Salute che indicano le città dove la salute è più a rischio per le alte temperature, soprattutto per i più fragili.

Così delle 27 città italiane monitorate con bollettini giornalieri dal ministero, oggi sono 17 quelle segnalate con il bollino rosso. Ma il forte calo, grazie al brusco cambiamento climatico, è previsto tra oggi e domani: nella giornata di oggi 17 agosto, infatti, le città che conservano il bollino rosso scendono a quattro (Bari, Brescia, Campobasso e Palermo), 13 passano dal bollino rosso al giallo e 4 tornano ad avere il bollino verde (Cagliari, Civitavecchia, Genova, Viterbo); il 18 agosto solo Bari continua ad avere il bollino rosso, 7 città passano al giallo (Brescia, Campobasso, Catania, Messina Palermo, Pescara Reggio Calabria), e ben 19 sulle 27 considerate sono indicate in verde.

Se l’abbassamento delle temperature, tanto atteso, è più che benvenuto, comporta tuttavia il rischio che l’aria fredda in arrivo dal Nord Europa, scontrandosi con le masse d’aria calda presenti sull’Italia, possa causare eventi meteorologici estremi.

Fino a sabato 17 agosto si prevedono ancora sole e caldo, ma è atteso un progressivo aumento dell’instabilità a partire dai settori alpini con i primi temporali che potranno estendersi alle pianure di Piemonte e Lombardia. “Con il caldo aumenta l’energia potenziale in gioco a causa di una maggiore evaporazione dai mari e soprattutto i contrasti termici vengono particolarmente esaltati creando un mix micidiale per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche, alte anche fino a 10/15 km”, si legge sul sito iLMeteo.it.

Il risultato sarà la perturbazione attesa sull’Italia per domenica 18 e in arrivo dal Nord Europa, che con la sua aria fresca e instabile in quota avrà la meglio sull’anticiclone africano. Si prevede maltempo inizialmente sulle regioni del Nord e poi su buona parte del Centro, soprattutto sul versante tirrenico fino alla Campania. Non si escludono “temporali particolarmente violenti, con elevato rischio di grandinate”.
Atteso infine un calo delle temperature fino a 10 gradi rispetto ai giorni scorsi, soprattutto al Nord e sulle regioni centrali. 

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti