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Redazione Lazio

LAZIO, AL VIA LA CAMPAGNA IDV “MANDIAMO MONTI AL MARE”

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Tempo di lettura 1 minutoMaruccio: "Resto convinto che, se Monti è il mandante, chi sosterrà questo provvedimento sarà il carnefice della nostra regione."

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Parte oggi 21 luglio la campagna "Mandiamo Monti al mare", realizzata dall'Italia dei Valori Lazio per informare i cittadini delle conseguenze sui servizi essenziali della cosiddetta spending review. Su Roma e il Lazio il governo ha previsto il taglio dei fondi per il trasporto pubblico, oltre 1000 posti letto e 3 ospedali da tagliare e la chiusura di alcune società regionali e comunali con il conseguente licenziamento di migliaia di dipendenti. "Con la spending review il governo procede allo smantellamento dello stato sociale – ha detto il segretario regionale dell'Italia dei Valori, Vincenzo Maruccio, presentando la campagna – attraverso il quale si smonta l’intero sistema repubblicano di questo Paese. I dati sono drammatici, in quanto bisogna calcolare che non chiuderanno solo le società controllate da Regione Lazio e Comune di Roma, ma anche aziende statali con dipendenti che risiedono prevalentemente nel Lazio: quindi il taglio può arrivare anche a 20mila persone. Con questa campagna intendiamo informare i cittadini e spiegare le conseguenze di un provvedimento che va respinto ad ogni costo, insieme al governo che lo ha ideato."  "L’Italia dei Valori del Lazio ha presentato in Consiglio regionale le sue proposte alternative. Proponiamo, per esempio, di unificare le tre aziende oggetto di questo provvedimento. In questo modo taglieremmo consigli di amministrazione, dirigenti e manterremmo i livelli occupazionali e i servizi ai cittadini, risparmiando nello stesso tempo. Altre risorse si possono trovare tra gli sprechi della pubblica amministrazione, senza tagliare servizi essenziali come la sanità e i trasporti. Resto convinto che, se Monti è il mandante, chi sosterrà questo provvedimento sarà il carnefice della nostra regione. Occorre dunque essere conseguenti con le proprie parole. Noi ci opporremo a questo provvedimento in tutte le assemblee pubbliche – ha concluso Maruccio – nel Lazio ma soprattutto alla Camera e al Senato.”