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Rivedere il Jobs Act e superare la legge Fornero. E’ l’impegno preso dal neo ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio dal palco della manifestazione M5S del 2 giugno. “Nulla sarà semplice”, premette, ma ora “abbiamo il potere di cambiare le cose”. “Dobbiamo metterci a lavoro – sottolinea – per creare lavoro e dare una pensione a chi ha lavorato una vita”.
Parlando di lavoro, il neo ministro dice: “Deve esistere un salario minimo orario”. E ancora: “Il lavoro non può essere un lavoro iperprecario , il Jobs Act va rivisto. Dobbiamo dare la possibilità alle persone di crearsi un futuro”.
Riguardo alle pensioni, Di Maio sottolinea: “Dare una pensione a chi ha lavorato una vita significa superare la legge Fornero. Mi ci metterò a lavoro con tutte le mie forze – promette – con quota 100”. Poi l’omaggio a Sergio Bramini, “un imprenditore che in questi anni vantava un credito con lo Stato, che non lo ha pagato. Questo ha causato il fallimento della sua azienda. Lo Stato gli ha pignorato anche la casa”. Alla folla che fischia mentre lui racconta la storia dell’imprenditore, il neo ministro dice: “Non c’è bisogno di fischiare, da oggi lo Stato siamo noi”. “Sergio – annuncia poi Di Maio – verrà a lavorare con me per elaborare una legge per aiutare tutti gli imprenditori di questo Paese”.
“Senza Grillo – sottolinea Di Maio – non saremmo mai arrivati fino a qui… Ieri c’è stato dato un potere nelle mani, quello di cambiare le cose. Il potere di utilizzare il potere per i cittadini e non per se stessi. Non sarà semplice. Non saremo quelli che si autocertificheranno i risultati. Non dovremo perdere il contatto con le persone, voi – conclude Di Maio – ci dovrete dire se avremo migliorato la qualità della vostra vita”.
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