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di Cinzia Marchegiani
Un sabato italiano qualunque sta svegliando dal torpore gli italiani che come San Tommaso, non credono, se non vedono. Laura Boldrini, il Presidente della Camera del Parlamento italiano con il seguente tweet shock riporta tutti sull’attenti: “Nel processo costruzione #Europa resistenze a cedere quote sovranita’. Ma traguardo va raggiunto o prevarranno disgregazione e populismo."
Immediate le contestazioni forti, soprattutto di chi conosce il valore e il potere della Costituzione Italiana, così l’Avv Marco Mori interviene in merito richiama gli tabella della legge italiana: “Ribadisco per l’ennesima volta che la cessione di sovranità, costituzionalmente vietata ex art. 1 e 11 Cost., comporta la cancellazione della personalità giuridica dello Stato e costituisce un atto ostile contro di esso perseguibile ex art. 243 c.p. Invito dunque i Magistrati a procedere in tal senso.”
E’ da menzionare anche la missiva del 3 novembre 2014 con cui l’Associazione “Caino non tocchi mai più abele” ha posto all’attenzione del Consiglio e della Commissione Europea la questione dell’illegittima cessione della sovranità nazionale più volte sostenuta dallo scrivente e portata avanti con azioni sia civili che penali in collaborazione con “Salviamo gli Italiani“. Gli stessi pubblicano la replica dell’ufficio informazioni con il pubblico del Consiglio Europeo, nella sua semplicità, che ha lasciato di stucco in quanto ha confermato che i Trattati costituiscono “cessioni” di sovranità e che BCE tutela solamente la stabilità finanziaria.
L’associazione "Salviamo li Italiani", spiega in realtà cosa è permesso dalla legge:” La Corte Costituzionale, con sentenza n. 238/2014, ha ribadito la superiorità dei principi fondamentali e dei diritti inviolabili dell’uomo sul diritto internazionale. Tra tali diritti fondamentali sono ovviamente ricompresi gli artt. 1, 5 ed 11 Cost.
In particolare, ai sensi dell’art. 1 Cost., la sovranità appartiene al popolo che la esercita nei limiti e nelle forme proprie del modello costituzionale. Questi limiti, fermo il riconoscimento dell’unità della Repubblica e del decentramento amministrativo di cui all’art. 5 Cost. (principio opposto all’accentramento di sovranità verso Bruxelles), sono sanciti nell’art. 11 Costituzione.Detta norma consente esclusivamente, in condizioni di parità con le altre nazioni, alla mere LIMITAZIONI di sovranità volte all’adesione ad ordinamenti sovranazionali che promuovano la pace e la giustizia tra i popoli. Fermo il vincolo di scopo e le condizioni di reciprocità, è in ogni caso chiarissimo che, come indicato nella lettera pubblicata, i Trattati UE costituiscono CESSIONI vietate di sovranità. Infatti l’Italia non si è limitata a contenere il proprio potere d’imperio ma ne ha ceduto l’esercizio a soggetti terzi a titolo definitivo.
Cedere la sovranità, esattamente come avverrebbe in caso di un’occupazione militare, significa necessariamente cancellare la personalità giuridica della nazione e sottoporre la stessa a “vincoli esterni” di carattere permanente che, nello specifico dei Trattati UE, riguardano anche le politiche monetarie ed economiche. Dette politiche sono oggi dirette alla stabilità finanziaria, come dichiarato nella missiva pubblicata, e non già al sostegno dell’economia reale e dell’occupazione.”
Per questo “Salviamo gli Italiani” ha promosso un’azione civile la cui prima udienza si celebrerà a gennaio per fare si che la Corte Costituzionale possa finalmente dichiarare fuori legge la ratifica dei Trattati UE le cui regole hanno portato il paese in una violenta recessione dai costi sociali immani. La vittoria è alla nostra portata, sosteneteci iscrivendovi alla nostra associazione!
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