LAURA ANTONELLI: 14 ANNI DI PROCESSI

di Giuseppa Guglielmino

Dalla cocaina al collagene, passando per una presunta truffa di cui sarebbe stata vittima, sono diverse le vicende giudiziarie che avevano portato Laura Antonelli sotto i riflettori della cronaca. C'erano voluti nove anni perche' l'attrice uscisse dalla dolorosa disavventura che le era costata il carcere per droga. Il 27 aprile del '91 nella sua villa di Cerveteri i carabinieri avevano sequestrato 36 grammi di cocaina.

Il 16 marzo del 2000 la seconda Corte d'appello di Roma, ribaltando la condanna a tre anni e sei mesi inflitti con rito abbreviato il 9 maggio '91 dal tribunale di Civitavecchia, aveva assolto l'attrice dall'accusa di detenzione di sostanza stupefacente "perche' il fatto non costituisce reato". I giudici di secondo grado avevano accolto le argomentazioni dell'avvocato Lorenzo Contrada: la "polvere bianca" – ha sostenuto il penalista – era usata dall'attrice per far fronte ad una difficile situazione fisica e psicologica che durava ormai da troppo tempo. Nell'ottobre del '92 la Antonelli aveva chiesto trenta miliardi di risarcimento per le presunte conseguenze di un'operazione anti-rughe che le aveva deturpato il viso poco prima del via alle riprese di 'Malizia 2000', il film che avrebbe dovuto rilanciarla, ma che si era riovelato un flop. La vicenda si era conclusa con un nulla di fatto perche' era stato stabilito che una allergia e non il collagene avevanmo scatenato la reazione che l'aveva sfigurata. Un esito che aveva gettato la donna in uno stato di profonda frustrazione.

Una situazione che aveva spinto l'amico di sempre, Lino Banfi, a chiedere l'applicazione della legge Bacchelli – la dotazione di un vitalizio che viene concesso a personalità dello spettacolo e della cultura che si trovano in difficolta' economiche – a Laura Antonelli. "Ringrazio molto Lino Banfi per l'iniziativa che potrebbe consentirmi una vita piu' serena, il che mi farebbe piacere, ma sinceramente vorrei essere dimenticata" aveva risposto la protagonista di "Malizia". La "vita terrena non mi interessa piu'", aveva aggiunto attraverso il suo legale, "Non voglio essere ripresa o fare interviste, vivo una vita spirituale". Nel 2007 era arrivato il risarcimento di 108mila euro dal ministero della Giustizia per "l'irragionevole durata" del processo subito. La Cassazione aveva condiviso le conclusioni del perito che associava la destabilizzazione psichica dell'attrice alla durata del processo. Nel frattempo, nel febbraio del 2002, la Antonelli era stata al centro di un'altra vicenda giudiziaria: l'arresto di un sacerdotre e di una dottoresa accsuati di circonvenzione di incapace per aver iottenuto da lei 15mila euro da destinare a una missione religiosa