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Redazione
Frosinone – “La mobilitazione che abbiamo deciso ieri nel nostro incontro di coordinamento con le altre sedi provinciali di Coldiretti, rappresenta la giusta ed unica strada da seguire per continuare a far emergere il grande disagio che vivono gli allevatori della provincia di Latina e degli altri territori limitrofi primo fra tutti quello ciociaro e individuare risposte certe e definitive”. Così Saverio Viola, direttore della Coldiretti di Latina, entra senza preamboli ma, come al solito, con concretezza e schiettezza, nella vicenda che in questi giorni sta tenendo banco a Frosinone nel settore lattiero-caseario. Frosinone e Latina, quindi, unite per stigmatizzare le contraddizioni di un comparto da sempre esposto a rischi di impresa notevoli. “Nel settore solo la Centrale del Latte mantiene gli impegni circa il prezzo che viene stabilito dall’apposito tavolo interprofessionale i cui incontri si tengono presso l’assessorato agricoltura della Regione Lazio – spiega ancora Viola – le altre strutture, non solo non rispettano il prezzo, ma di solito hanno anche comportamenti vessatori e iniqui nei confronti degli allevatori”. E’ giunto il momento di dire basta a tutto ciò – fa eco il presidente di Coldiretti Latina, Carlo Crocetti.
La proroga di un mese concessa ad alcune cooperative della provincia di Frosinone, salutata con incomprensibili toni trionfalistici che lasciano davvero perplessi poiché arrivano anche da rappresentanti istituzionali, non serve al settore, agli imprenditori, alle famiglie e all’indotto – aggiunge Crocetti. Nei giorni scorsi abbiamo iniziato una serie di incontri e riunioni e questa sera saremo a Pontinia – spiega ancora Crocetti – lo stato di agitazione ci poterà in piazza e questa volta andremo a Frosinone per far sentire le nostre ragioni dopo che proprio da Latina partì la nostra vertenza agricoltura che portò allo sblocco del Piano di Sviluppo Rurale e altri risultati tangibili che gli imprenditori ricordano. Il settore e il mondo delle cooperative ma anche delle strutture industriali delle province di Frosinone e Latina deve comprendere che non si può più mortificare il lavoro degli allevatori. Parole d’ordine per Coldiretti restano la razionalizzazione dei conferimenti e la valorizzazione del latte locale. Negli ultimi 10 anni ha chiuso oltre il 60% delle stalle in provincia di Latina così come a Frosinone. Per Viola occorre ripristinare le regole tutelando anche i prodotti lavorati nel settore della mozzarella e del comparto caseario in generale rispettando chi fa impresa seriamente in condizioni così difficili. La mobilitazione di Coldiretti ha l’obiettivo di smascherare i soggetti in cerca di facili profitti ed è proprio su questi temi che si deve aprire un confronto, nelle sedi più opportune, con quanti preposti a vigilare e creare le condizioni, di mercato e normative, per garantire ancora un futuro a questo settore”.
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