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LATINA: UN ALTRO MEZZO ARRICCHISCE IL PARCO MACCHINA ECOLOGICO

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Tempo di lettura 2 minuti In linea con i presupposti della Bandiera Blu per la valorizzazione delle risorse naturali

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Redazione

Latina – Continuano le iniziative del Comune di Latina per la riqualificazione in chiave ecologica del parco auto. Questa mattina all’ingresso del palazzo comunale in piazza del Popolo, sono stati consegnati al sindaco Giovanni Di Giorgi i due nuovi mezzi particolari.

Il Sindaco Di Giorgi ha affermato: “Questa iniziativa rientra nel programma intrapreso dall’amministrazione comunale per lo sviluppo di una cultura della mobilità sostenibile.

E’ la strada giusta da intraprendere per proseguire il percorso intrapreso da questa amministrazione, nel rispetto dell’ambiente ed in linea con i presupposti della Bandiera Blu per la valorizzazione delle risorse naturali del territorio ed al fine creare una prospettiva di sviluppo ecosostenibile di lungo termine, in linea con il programma del “Patto dei Sindaci a cui abbiamo aderito”.

In particolare, con l’obiettivo della riduzione delle emissioni di CO2 il Comune di Latina ha ritirato un Berlingo VAN Full electric, il primo consegnato in Italia, da destinare al Servizio Ambiente per la manutenzione dei parchi, giardini e aree verdi comunali.

Il Berlingo Full electric ha una autonomia di 130km e si ricarica sia in corrente alternata (4h) che in corrente continua (20m): infatti è il primo VAN elettrico dotato di carica veloce (Chademo) per permettere un uso intensivo del mezzo.

Il pacco batterie è alloggiato sotto la vettura in modo da lasciare invariato il vano di carico rispetto al Berlingo Van tradizionale.

Altra peculiarità è la possibilità di accomodare 3 persone nella cabina di guida. Già due anni fa il Sindaco Giovanni Di Giorgi fu il primo sindaco d’Italia ad acquistare al posto dell’auto blu una vettura elettrica (CZero) per i propri spostamenti.

Per le stesse ragioni ha in seguito acquistato anche una CZero allestita per il servizio di Polizia Locale da utilizzare nelle isole pedonali.

Soddisfatto del prodotto e dell’efficacia ecologica che ne ha ricavato, ha deciso di essere anche il primo sindaco a destinare un furgone elettrico per i giardinieri che svolgono la manutenzione all’interno dei parchi comunali.

Insieme al Berlingo elettrico è stato consegnato anche un Jumpy 20hdi 120cv Multispace adibito ad ufficio mobile per Polizia e mezzo di soccorso in caso di grandi incidenti stradali.

Infatti il mezzo è allestito nella metà anteriore con una scrivania con 4 pax, fax, pc e stampante fotocopiatrice,illuminazione interna a led,cassettiere per modulistica e ampio mobile pensile.

Nella parte posteriore trova alloggio una cassettiera metallica con il materiale necessario ai rilievi sugli incidenti, un vano porta cartelli stradali con cavalletto (inclusi), un vano porta attrezzatura antincendio (inclusa) e un cassettone porta materiale di primo soccorso ( incluso anche questo).

I dispositivi luminosi sono di ultima generazione e comprendono oltre al classico trio lampeggianti e faro brandeggiante di ricerca anche una barra posteriore a LED blu con messaggi variabili.

Per garantire un funzionamento ottimale di tutti i dispositivi il mezzo è dotato anche di batteria ausiliare ricaricabile a 220v.

Oltre al Sindaco erano presenti l’assessore all’ambiente Fabrizio Cirilli, i titolari della concessionaria Citroen Prezioso alcuni consiglieri e alcuni referenti dei settori di servizio a cui saranno destinate le auto.

Il servizio Ambiente del Comune di Latina già da un anno dispone ed usa altre attrezzature funzionanti tramite accumulatore e che saranno trasportate con il nuovo automezzo anch’esso funzionante tramite accumulatore.

Di seguito l’elenco:

a) Rasaerba;

b) Decespugliatore;

c) Motosega;

d) Tagliasiepi;

e) Pompa irroratrice a zaino;

f) Soffiatore.

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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