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LATINA, ROTARY CLUB: IL PREFETTO D’ACUNTO RELATORE D’ECCEZIONE

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Tempo di lettura 2 minuti La situazione del capoluogo pontino e il ricordo del giudice Giovanni Falcone

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Sicurezza e coesione sociale al centro dell’incontro presso l’hotel Europa

 

Redazione

«Sicurezza e coesione sociale» al centro dell’incontro promosso presso l’hotel Europa dal Rotary Club del capoluogo, che ha avuto come relatore d’eccezione il prefetto di Latina Antonio D’Acunto. Presenti l’assessore alle attività produttive del Comune di Latina Marco Picca in rappresentanza del sindaco, il questore di Latina Alberto Intini, il comandante provinciale dei carabinieri col. Giovanni De Chiara, il comandante provinciale della Guardia di Finanza col. Paolo Kalenda, il comandante dell’aeroporto Comani col. Giovanni Francesco Adamo, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Cristina D’Angelo e il dirigente scolastico dell’ITC «Vittorio Veneto» Luigi Orefice. «In questo particolare momento storico di difficoltà economica che il nostro Paese sta vivendo – ha affermato il presidente del Rotary Club Latina, Ivan Simeone – è fondamentale il rapporto sempre più stretto che si deve venire a creare tra la comunità e le istituzioni. I cittadini hanno bisogno di punti di riferimento solidi e le istituzioni devono essere degli esempi da seguire, vicine alla quotidianità della gente». L’attenzione del prefetto D’Acunto si è concentrata sui flussi migratori che hanno attraversato l’Italia negli ultimi venti anni, dando vita ad un’azione di rafforzamento degli ordinamenti giuridici italiani e ad una politica di integrazione sociale. «Latina – ha sottolineato – è la seconda città del Lazio e non è certo immune da questi fenomeni. Tuttavia, per dare vita ad un processo virtuoso, occorre continuare a monitorare il territorio. La situazione di Latina è complessa, ma un aspetto positivo è rappresentato dal fatto che si tratta di una realtà propositiva, pur tenendo conto di alcune criticità. Occorre che oltre ad una politica di sicurezza in senso stretto, vengano messe in campo iniziative più lungimiranti per far crescere il territorio sotto ogni aspetto». Non è mancato il momento del ricordo dedicato al giudice Giovanni Falcone, con il quale il prefetto Antonio D’Acunto ha collaborato come esperto presso numerose assemblee dell’ONU in materia di tossicodipendenze. «Sono andato con lui a New York – ha affermato – Fu una pagina molto bella di vita personale e professionale. Seguendo il suo esempio, bisogna incoraggiare – soprattutto tra i giovani – il sentimento di legalità, il sentire di appartenere alla nostra società, anche con le sue contraddizioni». Nel corso della conviviale, il presidente del Rotary Ivan Simeone ha ringraziato il prefetto e le forze dell’ordine per l’impegno e l’abnegazione con cui stanno lavorando per garantire alla comunità locale sicurezza e legalità. Al termine della serata, il titolare dell’azienda vinicola «Sant’Andrea» Gabriele Pandolfo – realtà imprenditoriale sana e autorevole della nostra provincia – ha ricevuto il gioiello, offerto dalla “Di Leo Gioielli” di Roma, premio della lotteria “End Polio Now” del Rotary di Latina.
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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