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Redazione
Latina – Il Rotary Club Latina “torna a scuola” e lo fa grazie alla «Settimana di formazione» in programma dal 4 novembre presso l’I.I.S. (Istituto Istruzione Superiore) «Galilei-Sani» del capoluogo.
«L’iniziativa si inquadra in una pianificazione pluriennale e multidisciplinare che punta alla formazione come tramite per la creazione di nuove professionalità e la gestione del cambiamento che sta avvenendo nel mondo del lavoro – spiega il presidente del Rotary Latina, Domenico Grande – In particolare, la settimana della formazione, che avrà inizio il 4 novembre e si articolerà in seminari e laboratori per l’intera settimana, vedrà la collaborazione di studenti del Galilei-Sani e di professionisti del settore che realizzeranno insieme progetti e trasferiranno conoscenze immediatamente spendibili in campo lavorativo. Tutte le associazioni di categoria e studi in merito testimoniano come sia sempre maggiore il gap che si presenta fra scuola e mondo del lavoro; l’obiettivo ambizioso che ci poniamo come Club è di contribuire alla riduzione di questo gap. Tutte le aziende partecipanti hanno dimostrato attenzione e sensibilità nei confronti di questa linea d’azione, con un chiaro beneficio per il discente che potrà confrontarsi sul campo con reali casi d’uso, in linea comunque con il percorso curriculare previsto dall’istituto. Colgo l’occasione per ringraziare sin da ora la preside Laura Pazienti e tutte le aziende che parteciperanno alla settimana della formazione, con una menzione di riguardo per la Quinary S.p.A. che, in un momento particolarmente sfidante come quello che stiamo vivendo, non ha mancato di farci avere il supporto necessario e la piena partecipazione.».
«Siamo grati al Rotary di averci proposto una serie di progettualità così interessanti – afferma la preside Laura Pazienti – Il nostro istituto per sua natura insegna a progettare, accettare sfide, mettersi in gioco, conoscere i propri limiti e migliorare per essere competitivi nel mondo del lavoro, quindi è stato stimolante essere coinvolti in questo percorso. Ci aspettiamo di trarne insegnamenti e contatti spendibili per i nostri ragazzi, collaborazioni future con realtà aziendali anche fuori dal nostro territorio. La settimana della formazione sarà un'occasione pratica per l'istituto che vedrà affiancare la normale attività didattica con quattro percorsi specifici sotto la guida di esperti del settore, i quali lavoreranno insieme a docenti e alunni nei nostri laboratori. I percorsi prevedono attività nei campi dell'e-learning (piattaforme multimediali), web connection, sicurezza sui luoghi di lavoro, stesura di un curriculum vitae. Ricordiamo che siamo una scuola e facciamo formazione, cioè istruzione ed educazione insieme per una personalità compiuta del ragazzo. Curiamo progetti e attività peculiari per i nostri indirizzi di studio (7 sui 10 nazionali) attraverso attività situazionali in sede e fuori (stage nazionali e internazionali, tirocini formativi); progetti in settori non lavorativi che comprendono volontariato, sensibilizzazione sociale, linguaggi artistico-espressivi (laboratorio musicale, teatrale e coreutico)».
La «Settimana di formazione» si inserisce in un progetto più ampio dedicato alle nuove generazioni, del quale fa parte anche l’iniziativa dell’Interact scolastico.
«La classe che aderirà al progetto – aggiunge Pazienti – è stata scelta in base a due criteri: la capacità attitudinale dei ragazzi a capire e attuare un percorso come l'Interact richiede (è un terzo anno perché ci sarà tempo per ulteriori due anni, eventualmente il percorso lo richiedesse, e perché è il primo anno di indirizzo specifico); la disponibilità e la capacità del docente che inserisce il percorso nella progettualità didattica della classe e ne accompagna la trasversalità, nel nostro caso la prof. Grazia Maddaloni. Riconosciamo al Rotary il merito di far camminare insieme qualità ed iniziative senza perdere mai di vista l'uomo e la sua natura nel rispetto delle culture. È ciò che la scuola persegue da sempre come suo compito essenziale. Siamo assolutamente grati al Rotary nello specifico per essersi immerso nel mondo scolastico, sommariamente conosciuto ingenerosamente criticato e troppo spesso dimenticato, senza sovrapporsi ad esso ma condividendone sforzi e soddisfazioni, riconoscendo in esso il riflesso della città a cui offre il suo servizio».
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