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Redazione
L’amministrazione comunale ha confermato che la rimodulazione delle tariffe relative le mense scolastiche a partire dall’anno scolastico 2012/2013 si è basata sul criterio di prevedere una più attenta applicazione della progressività, ponendo maggiore attenzione alle categorie economicamente più svantaggiate attraverso l’adozione di un sistema tariffario graduato ed equo. In sostanza, sono state favorite le famiglie meno agiate con l’adozione dei seguenti criteri:
– allargamento della prima fascia di reddito ISEE in modo da consentire ad un maggior numero di utenti la fruizione gratuita del servizio mensa scolastica; in pratica la prima fascia di esenzione è stata raddoppiata;
– introduzione di una nuova fascia di reddito ISEE che comprenda redditi più alti;
– revisione delle quote di compartecipazione al costo del posto all’interno delle fasce di reddito;
In sostanza si è proceduto: ad accorpare la seconda fascia alla fascia gratuita (quindi per la 1^ e 2^ ex fascia i pasti saranno gratuiti), riducendo il costo/pasto della nuova seconda fascia di € 0,30; ad aumentare il costo/pasto della nuova terza fascia di € 0,50; ad aumentare il costo/pasto della nuova quarta fascia di € 1,00.
Le nuove tariffe dei tickets del servizio mense scolastiche sono le seguenti:
– fascia fino € 5.000,00 di ISEE gratis (in precedenza era fino a € 2.500,00);
– fascia da € 5.001,00 a 10.000,00 di ISEE costo/pasto € 0,60, costo blocchetto da 20 tickets € 12,00 (sconto del 10% per più figli sul ticket singolo e sul blocchetto)
– fascia da € 10.001,00 a 20.000,00 di ISEE costo/pasto € 2,31, costo blocchetto da 20 tickets € 46,20 (sconto del 10% per più figli sul ticket singolo e sul blocchetto)
– fascia da € 20.001,00 e oltre di ISEE costo/pasto € 3,41, costo blocchetto da 20 tickets € 68,20 (sconto del 10% per più figli sul ticket singolo e sul blocchetto).
“Ribadiamo di aver operato in maniera equa – conferma l’assessore al bilancio Pasquale Maietta – Abbiamo sgravato le famiglie con fasce di reddito minori, raddoppiando la fascia di esenzione, per ripartire il carico del maggior costo sulle famiglie con maggiori entrate. In un periodo di difficoltà economica abbiamo voluto dare un sostegno alle famiglie adottando un criterio di equità e migliore distribuzione dei costi”.
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