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Redazione
Latina – “Per me oggi è l'ultimo giorno e non posso più aiutarvi”. “È questo quello che ci siamo sentiti dire questa mattina, in Comune a Latina, incontrando l'assessore ai Servizi sociali Alessandro Calvi. La crisi dell'amministrazione di Giovanni Di Giorgi – affermano Valentina Pappacena e Ferdinando Tripodi, rispettivamente presidente e vice presidente dell'associazione "Valore Donna" di Latina – peserà come un macigno sulle famiglie pontine che sono già in gravi difficoltà economiche e in emergenza abitativa”.
La crisi che sta colpendo in questi giorni il Comune di Latina produrrà infatti come effetto immediato quello di lasciare scoperti settori importanti per la vita della città, come proprio l'assessorato ai Servizi sociali, che già finora non ha goduto di grande importanza né di finanziamenti nell'amministrazione del sindaco Di Giorgi, il quale però si è sempre dato vanto di essere vicino ai problemi della gente e di avere a cuore il sociale. “Forse, ma adesso ne abbiamo quasi la certezza, erano solo discorsi da campagna elettorale, per colpire i cittadini sul lato umano. La verità è che però il sindaco non ha fatto nulla per le famiglie in emergenza e continua a non rispondere alle nostre sollecitazioni e alle nostre richieste di incontro”.
“È dello scorso 20 aprile, due settimane fa, la nostra ultima richiesta di incontro, inviata a mezzo lettera, al sindaco Di Giorgi – affermano Pappacena e Tripodi – ed anche stavolta abbiamo ricevuto in cambio soltanto silenzio ed indifferenza. Ciò che il sindaco non comprende, però, è che questo atteggiamento che ci dimostra, lo rivolge in uguale maniera alle famiglie che rappresentiamo quando esprimiamo le richieste a loro nome. Se non è capace di governare la sua maggioranza, figuriamoci la città: rispondere a semplici richieste di sopravvivenza doveva essere il primo passo per considerarsi un buon amministratore. La via di casa ci sembra per lui ora invece l'unica percorribile. Sindaco, accolga almeno questo nostro suggerimento: faccia un passo indietro e torni a far scegliere ai cittadini da chi farsi rappresentare. Ma che stavolta le dimissioni siano davvero irrevocabili”.
Per questi motivi, per essere state ancora una volta ignorate, le famiglie in difficoltà di Latina, a partire da domani mattina invaderanno pacificamente Piazza del Popolo e non si muoveranno da lì finché non saranno finalmente ascoltate dal sindaco.
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