Connect with us

Latina

LATINA, FAMIGLIE DI VIA RESPIGHI: INTERVENTO DEL COMUNE

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti Per i nuclei familiari che volessero prendere in locazione un’abitazione, il Comune fornisce un contributo di € 300,00 mensile fino ad otto mesi, rinnovabili.

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

Latina – I Servizi sociali del Comune di Latina, dopo aver ricevuto e valutato le singole esigenze e posizioni delle famiglie sgomberate dallo stabile di via Respighi, hanno elaborato una serie di proposte per affrontare l’emergenza abitativa delle varie famiglie.

In particolare, grazie alla collaborazione con l’amministrazione provinciale che ha messo a disposizione dei fondi, il Comune di Latina si rende disponibili all’acquisto d. n. 12 moduli abitativi prefabbricati (ognuno dei quali predisposto per ospitare n. 4 persone) da sistemare in un’apposita area idonea con allacci ad acqua potabile ed energia elettrica.

Questa soluzione, comunque temporanea, è stata esposta dal sindaco Giovanni Di Giorgi che, insieme al presidente della Provincia Salvatore De Monaco, ha ricevuto in Comune una delegazione delle famiglie che si è riservata di far conoscere all’amministrazione la decisione in merito alla soluzione prospettata.

 L’amministrazione comunale, tramite i Servizi sociali del Comune, ha predisposto anche soluzioni alternative che erano già state offerte nei mesi scorsi alle famiglie:

a) per i nuclei familiari che volessero prendere in locazione un’abitazione, il Comune fornisce un contributo di € 300,00 mensile fino ad otto mesi, rinnovabili.

Una delle famiglie interessate nei mesi scorsi ha già avuto accesso a questa forma di contribuzione e attualmente ha locato un appartamento 

b) per n. 2 nuclei familiari che non hanno forme di reddito dichiarate con madri e figli minori, è stato proposto di essere temporaneamente allocate presso due piccoli appartamenti Ater per sei mesi

c) per madri con figli minori è stata proposta l’accoglienza presso case-famiglia

d) per le famiglie senza minori e senza forme di reddito dichiarate, è prevista l’ospitalità temporanea presso il centro di accoglienza comunale

“Il sindaco e l’amministrazione tutta comprendono le difficili situazioni e le varie problematiche delle singole famiglie – afferma l’assessore Mastrogiacomo – per questo abbiamo nuovamente vagliato le esigenze delle singole famiglie per cercare risposte alle loro problematiche, il tutto nel limite della legalità e delle competenze dell’ente comunale.

Sono state così individuate soluzioni per le diverse esigenze, soluzioni che, in realtà, l’amministrazione ha già offerto da diverso tempo, anche prima dell’insorgere dell’emergenza di questi giorni, ma che sono state rifiutate dalle famiglie.

L’auspicio è che le proposte individuate, destinate a tamponare questa emergenza, possano essere accettate dalle famiglie in attesa di eventuali soluzioni definitive”.

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

Continua a leggere

Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

Continua a leggere

Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti