Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
Redazione
Latina – Nicoletta Zuliani e Marco Fioravante, esponenti del Partito Democratico di Latina, intervengono sulla sicurezza del plesso di via Cilea, che fa parte dell'Istituto comprensivo Don Milani. Le condizioni strutturali dell'edificio stanno mano a mano peggiorando, anche rispetto a quanto già evidenziato lo scorso giugno, quando uno sciacquone e parte dell'intonaco erano quasi caduti in testa ad un alunno. Allo stato attuale, ci sono ben sei aule inagibili – tre delle elementari e tre delle medie – ed il pavimento dell'ingresso degli edifici, a causa di infiltrazioni, si sta sollevando, rendendo difficoltoso il passaggio e mettendo a rischio la sicurezza.
Gli ex consiglieri comunali democratici avvertono: “L'anno scolastico rischia di iniziare all'insegna del pericolo e della precarietà e di portare strascichi per tutti i mesi di scuola se i problemi segnalati non vengono immediatamente risolti”.
La vita di oltre cento famiglie, infatti, rischia di essere letteralmente sconvolta con l'inizio dell'anno. L'Istituto Comprensivo Don Milani, si troverà con sei classi in meno, perché inagibili e sarà necessaria una turnazione per consentire a tutti lo svolgimento delle lezioni. In sostanza le classi saranno costrette a recarsi a scuola il pomeriggio invece che di mattina, con tutte le conseguenze anche per il personale docente e ATA. Oltre cento famiglie con una routine familiare sconvolta.
Nicoletta Zuliani sottolinea: “L'aspetto più difficile riguarda le ricadute sulla qualità della vita e sulla gestione di minori che i genitori, al lavoro, non sapranno a chi affidare nelle ore antimeridiane, quando solitamente erano a scuola. Ci sono poi le attività pomeridiane: di solito si svolgono durante il pomeriggio – dal catechismo alle attività sportive, dalla musica al rafforzamento di competenze scolastiche – tutto ciò sarà reso impossibile dalla turnazione. È inaccettabile: bisogna porre rimedio immediatamente e in una città come Latina la scuola non significa solo strutture, edifici, manutenzione, ma soprattutto formazione e vita sociale dei bambini e delle loro famiglie”.
“Le scuole – fa notare Marco Fioravante – dovrebbero avere una manutenzione ordinaria continua che andrebbe inserita in una precisa programmazione da parte dell'Ente e che non risenta quindi degli alti e bassi né della politica, né dell'organizzazione degli uffici. Ci troviamo invece di fronte a carenze ordinarie che, con l'incuria e il continuo procrastinare degli interventi, assumono dimensioni straordinarie con aggravio dei costi caricati sulla collettività.
Nove degli ex consiglieri comunali del Partito Democratico di Latina hanno sottoscritto una lettera aperta al commissario prefettizio Giacomo Barbato, perché intervenga il prima possibile in maniera incisiva sul settore della scuola che, a pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico, presenta già i primi segnali dell'emergenza.
Di seguito il testo della lettera.
Sig. Commissario,
in qualità di ex consiglieri comunali ci appelliamo a Lei che, avendo a disposizione i poteri di Giunta e Consiglio, può intervenire in modo efficace per risolvere i problemi delle scuole di Latina, che si trovano in un momento di massima criticità.
Come opposizione, lo scorso aprile, presentammo – senza poterla vedere realizzata a causa della caduta dell'amministrazione – una proposta che vedeva il consenso anche della maggioranza allora al governo, per lo stanziamento di un milione e mezzo di euro nel bilancio di previsione per l'edilizia scolastica. Nel frattempo, però, le esigenze dei 74 plessi di competenza comunale hanno continuato ad esistere e ad essere sempre più stringenti a causa della mancanza di una precisa programmazione dei lavori di manutenzione ordinaria. Una trascuratezza che diventa, nel tempo, negligenza da parte dell'Ente, perché quando l'ordinaria amministrazione viene a mancare, i problemi diventano urgenti e gravi.
Lei sarà a conoscenza, per esempio, delle problematiche che affliggono l'Istituto comprensivo Don Milani, dove lo scorso maggio si è verificato un crollo che per poco non aveva causato il ferimento di un alunno. In quell'occasione dirigenti comunali e politici della maggioranza si erano precipitati a vedere ed a promettere interventi che però non si sono mai stati realizzati, nonostante non vi sia la necessità di un governo politico per questo genere di interventi, che potrebbero essere gestiti in modo autonomo dagli uffici. Oggi quei problemi strutturali si sono ulteriormente aggravati ed oltre cento famiglie rischiano di vedersi stravolgere la vita quotidiana perché sei classi sono inagibili e gli alunni potrebbero essere sottoposti ad una turnazione per frequentare le lezioni.
Lo stesso ragionamento vale per il caso della scuola dell'infanzia a Piazza Aldo Moro, dove dallo scorso marzo i bambini sono costretti a mangiare nelle aule perché, a causa di gravi infiltrazioni sul tetto della mensa, rischiano di vedersi crollare il soffitto sulla testa. A nulla sono valsi gli appelli fatti dai genitori e da noi stessi consiglieri, tanto che il problema si ripropone ancora una volta con l'inizio dell'anno scolastico. L'assessore ai Lavori Pubblici, che all'epoca era Giuseppe Di Rubbo, si limitò a stanziare 90mila euro per interventi urgenti, spalmati su diversi plessi. Una cifra che non soltanto rappresentava una goccia nel mare, ma che non è stata neanche spesa a causa della carenza di personale nel settore Scuola della nostra amministrazione.
Quest'ultimo è un altro punto sul quale vorremmo che Lei prestasse attenzione: il settore Scuola oggi è sostanzialmente composto da una sola persona in ufficio e quattro operai. È impossibile portare avanti un intero settore in queste condizioni: un solo dipendente che deve sopperire alle esigenze di 74 plessi e che non può assentarsi, pena il blocco totale dell'intervento amministrativo. Una situazione che riteniamo non degna della seconda città del Lazio e una condizione lavorativa non più sostenibile per il personale interessato.
Gli esempi che Le abbiamo sottoposto sono soltanto le situazioni più eclatanti che si sono evidenziate negli ultimi mesi nel capoluogo pontino. Il nostro intento è quello di chiederLe di mettere in campo immediatamente tutte le misure straordinarie ed urgenti per consentire alle scuole di Latina di lavorare al meglio e di adeguarsi sotto il profilo della sicurezza, essenziale ma fino ad oggi trascurato dalle amministrazioni che hanno preceduto il Suo arrivo.
Correlati