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LATINA, CONSORZIO BONIFICA: UN MUSEO CON GLI IMMOBILI DELLA STAZIONE SANITARIA DI PONTINIA

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Tempo di lettura 4 minuti un luogo-simbolo della storia della bonifica pontina, tanto da determinare all’epoca lo spostamento del Comune di Pontinia dalla Migliara 53 alla Migliara 48”

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Redazione

Latina – La storia della bonifica dell’Agro Pontino continua a suscitare interesse e curiosità, ma quando questo interesse è manifestato in particolar modo dagli studenti è inevitabile che riaffiori quel senso di identità  e di appartenenza al territorio che il Consorzio ha sempre inteso promuovere avviando iniziative di carattere didattico e culturale.

Tale aspetto è maggiormente evidente laddove le richieste degli studenti non si limitano alla sola visita scolastica guidata ma vanno oltre: è il caso dell’Istituto Galilei Sani di Latina che ha chiesto di poter partecipare ad un eventuale progetto di restauro della Stazione Sanitaria Migliara 48, denominata Ospedaletto di Bonifica, attraverso la realizzazione di tavole di progetto che rappresenterebbero le basi da cui partire.

“Questa iniziativa – afferma il Presidente Crocetti –  è un’opportunità per gli studenti di sperimentare sul campo quanto appreso in classe, motivati soprattutto dal fatto che il loro studio ed elaborati interesseranno un edificio di notevole importanza storica per la bonifica e per tutte le famiglie che si adoperarono per redimere la palude”

“L’intento dell’Amministrazione Consortile, aggiunge il Direttore Generale Meloni, è quello di destinare a museo/archivio gli immobili della Stazione Sanitaria di Pontinia, perché rappresentano un luogo-simbolo della storia della bonifica pontina, tanto da determinare all’epoca lo spostamento del Comune di Pontinia dalla Migliara 53 alla Migliara 48”

Dunque, un progetto che sa di antico ma che non trascura il nuovo. L’intenzione infatti è quella di raccogliere in modo ordinato e razionale le testimonianze della bonifica della Pianura Pontina, prevedendo nel progetto di restauro strumenti e sistemi per l’autosufficienza energetica utilizzando fonti di energia rinnovabile.

Pertanto il Consorzio ha accettato la proposta dell’Istituto Galilei-Sani di far realizzare agli studenti del 5° anno tavole progettuali al fine di offrire a questo Ente un contributo e una base tecnica su cui realizzare un concreto progetto di ristrutturazione dell’edificio e della corte esterna per trasformarlo in un sito museale.

La convenzione stimolerà la motivazione e la competizione positiva tra i ragazzi, con un premio a favore dell’Istituto che il Consorzio ha stabilito di concedere per l’idea che riterrà migliore.      

Ogni fase di esecuzione dell’iniziativa sarà documentata fotograficamente, a cura del Consorzio, fotografie che saranno esposte sabato 25 maggio 2013, giornata in cui è prevista tra l’altro la relativa cerimonia di premiazione, nell’ambito della consueta Settimana Nazionale della Bonifica.

 

Estratto dalla Relazione del 29 maggio 1935 XIII

Consorzio della Bonificazione Pontina – ROMA
Opere Complementari della Bonifica

Lotto XII

Ponte di accesso a Pontinia ed opere varie a scopo igienico.

“Nel principio del 1933, prevedendosi che tanto per i lavori di bonifica di competenza statale quanto per gli appoderamenti dell’O.N.C., si sarebbe avuto per qualche anno al presenza di numerose maestranze nella zona centrale del comprensorio, (a grandi linee delimitate dalle miliare 45 e 51, Selcella e Nuovo Botte) apparve la necessità di stabilire una Stazione Sanitaria (per la cui ubicazione si scelse il bivio Appia-Migliara 48 in sinistra del canale Linea) da affidarsi in esercizio alla Croce Rossa Italiana, che da poco aveva assunto la direzione e l’organizzazione del Servizio Sanitario e della difesa antimalarica nell’Agro Pontino.

Secondo le indicazioni di detto Istituto fu senz’altro messa in corso la costruzione del fabbricato principale in cui avrebbe trovato posto un ambulatorio e un’infermeria con 6/7 letti nonché l’alloggio per un medico e due infermieri. Fu preferita la costruzione di un edificio stabile anziché di un gruppo di padiglioni provvisori perché, ritenendosi allora stabilita l’ubicazione di Pontinia presso la Stazione di Priverno-Fossanova, si vedeva nel costruendo centro sanitario il primo nucleo di una probabile borgata da sorgere presso il centro della redenta palude.

Ma in seguito le previsioni dovettero profondamente mutarsi: alla Stazione Sanitaria mentre era ancora in costruzione fu conferita importanza sempre crescente, il che costrinse ad addossare e affiancare al primitivo edificio un padiglione per 14 letti e una serie di piccoli fabbricati per servizi accessori con relative istallazioni e con una spesa complessiva in cui la parte aggiunta soverchiava la primitiva.

Inoltre veniva fissata la sede di Pontinia all’altezza della stessa miliara 48 in destra del canale Linea, alla distanza di circa 1.800 metri dal centro sanitario in parola. E il Piano Regolatore di Pontinia prevede la costruzione di un ospedale.

E’ pertanto prevedibile che tra qualche anno una volta cessate le ragioni di flusso e riflusso di masse operaie temporaneamente migranti nella zona centrale del comprensorio pontino, la Stazione Sanitaria isolata di miliara 48 cesserà di funzionare; e allora le soprastrutture provvisorie non potranno più essere conservate, e la parte stabile del nucleo sarà adibita a servizio generale della bonifca come casa di guardia e di custodia idraulica, con un probabile posto di pronto soccorso nel fabbricatino oggi adibito ad autorimessa della Stazione Sanitaria, stante la sua vicinanza alla Via Appia.

La Stazione è in esercizio da qualche mese con ottimi risultati; si è atteso che fossero attendibilmente chiarite le prospettive e la destinazione futura di questo complesso d’opere per presentarne il progetto e chiederne la concessione in via di sanatoria data la loro indubbia qualità di opere di interesse comune del comprensorio o di una parte notevole di esso (quanto alle costruzioni di carattere permanente), e di impianti strettamente necessari per la esecuzione e condotta dei lavori secondo le disposizioni vigenti in zone malariche, (quanto alle costruzioni di carattere provvisorie ed alle attrezzature relative”.

 

 

La stazione sanitaria oggi

Il Consorzio di Bonifica dell'Agro Pontino nato nel 1996 dall’unione dei consorzi: Consorzio della Bonificazione Pontina e Consorzio di Bonifica di Piscinara è da sempre teso a sensibilizzare i cittadini, gli studenti, ed i turisti alla storia della bonifica perché tutti possano rivalutare la funzione e i compiti di questo importante Ente.

Il Consorzio promuove/favorisce da sempre e da ultimo con maggiore interesse ed impegno, visite guidate per scuole di ogni ordine e grado e di privati cittadini volti a conoscere la storia ed i siti della bonifica pontina.

L’Amministrazione consorziale da ritenuto opportuno con deliberazione n. 397/CE del 13 febbraio 2013 approvare la realizzazione di un museo/archivio utilizzando gli immobili della Stazione Sanitaria siti nel Comune di Pontinia Via Migliara 48 denominati “lo Ospedaletto” .

Museo-archivio in cui raccogliere il materiale e la documentazione della storia della bonificazione delle paludi pontine, in cui si possa consultare anche on-line la bonifica dalle sue origini e utilizzare il giardino adiacente il fabbricato, di ha 00.35.00, a museo in cui esporre tutte le attrezzature utilizzate per la bonifica e per la coltivazione dei terreni che i consorziati o altri volessero donare al Consorzio.

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Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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