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Redazione
Ecco cosa succede a Viterbo, dopo l’interrogazione presentata dal capogruppo dell’Idv Vincenzo Maruccio. A finire al centro di polemiche è l’Ater di Frosinone che ad agosto ha nominato capo ufficio stampa Massimo Bindi, già capo segreteria in Regione Lazio presso l'assessorato di Teodoro Buontempo. E prima fu capoufficio stampa alla Regione con Storace.
Francesco Storace ha invitato Buontempo a risolvere quanto prima la situazione in quanto La Destra ha "un patrimonio morale da tutelare" . E prendendo le distanze da Bindi, Storace ha messo in evidenza il fatto che l'Ater, a parer suo, proprio non necessiti di un addetto stampa in quanto non deve diventare "soggetto politico". L'augurio di Storace è dunque che si accerti la regolarità del concorso e nel caso risultasse irregolare si proceda all'annullamento.
La contestazione, nasce a seguito di una ricostruzione "casareccia" dell'accaduto, ma forse, anzi, molto probabilmente si tratta nient'altro che di coincidenze: Il viterbese Rodolfo Gigli è il presidente della VIII Commissione, Politiche della Casa alla Regione Lazio ed è fratello di Ugo Gigli che a Viterbo presiede l’Ater e ha svolto il compito di presidente della commissione d’esame per il concorso. Gigli collabora con Buontempo, il cui collaboratore Bindi risulterebbe vincitore del concorso pubblico.
Intanto è nato un gruppo di su Facebook denominato "Caso Ater Viterbo, unisci i punti" che minuto dopo minuto commenta le evoluzioni della vicenda.
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