Las Vegas, 50 morti al concerto: killer ucciso. Rintracciata donna asiatica

LAS VEGAS – E’ di almeno 50 morti e 200 feriti il bilancio aggiornato della sparatoria nella zona dei casinò di Las Vegas: il killer avrebbe aperto il fuoco dal 32mo piano dell’hotel Mandalay Bay verso la folla che assisteva a un concerto per il festival country “Route 91 Harvest”, nelle immediate adiacenze. Testimoni affermano di aver visto i bagliori degli spari. Un uomo sospettato di aver aperto il fuoco è stato ucciso. ”A questo punto non consideriamo la sparatoria un atto di terrorismo – afferma la polizia di Las Vegas – Sembra più un’azione di un lupo solitario”. Fra i morti ci sono due agenti di polizia fuori servizio: erano tra il pubblico ad assistere al concerto.

La polizia ha rintracciato Mary Lou Dandley, ma non è chiaro se sia sotto custodia della polizia. La donna, asiatica, avrebbe legami con il killer. Nata il 12 dicembre 1954, è considerata una ”persona di interesse” e viveva con l’aggressore. La polizia sta cercando anche due auto, una Hyunday e una Chrysler Pacific, registrate a nome dell’autore della sparatoria. Lo sceriffo chiede di consegnare i video della sparatoria perché potrebbe aiutare le indagini.

La polizia, arrivata in forza sul posto, ha fatto irruzione in un edificio, isolando il 29/o piano. Anche gli agenti delle Swat intervenuti sono stati presi di mira da colpi di arma da fuoco, riferisce il New York Times.

“Abbiamo sentito decine di colpi di armi automatiche”, riferisce uno dei testimoni. Nei video pubblicati online, la cui autenticità non può essere verificata, si sentono quelle che sembrano centinaia di raffiche di mitra. E’ stato bloccato il traffico aereo all’aeroporto McCarran di Las Vegas, che sorge poco distante dalla zona dei casinò teatro di una violenta sparatoria.