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Editoriali

L'AQUILA, NUOVO PIANO REGOLATORE: VIA LIBERA AL PIANO DI SVILUPPO DEL GRAN SASSO

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Tempo di lettura 2 minuti Giunta comunale: accordo con la Fondazione Carispaq

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Redazione

L'Aquila – La giunta comunale, su proposta deliberativa dell’assessore alla Ricostruzione e alla Pianificazione Pietro Di Stefano, ha stabilito di dare avvio a tutte le attività tecnico amministrative propedeutiche alla redazione del nuovo Piano regolatore generale dell’ente. In particolare verrà avviata l’organizzazione della struttura comunale attraverso la costituzione di un ufficio del Prg, nell’ambito del settore Pianificazione, e verrà dato corso alla strutturazione di competenze e servizi tecnici indispensabili per la formazione del nuovo Piano Regolatore.
La delibera rileva in premessa che “il Piano regolatore del Comune dell’Aquila, adottato nel 1975, risulta ormai non più rispondente alle effettive necessità del territorio, essendo intervenute, nel corso degli oltre trent’anni di vigenza, profonde trasformazioni, generate tra l’altro dalle molteplici varianti, nonché dai rapidi cambiamenti intervenuti dopo il sisma del 2009, configurando uno scenario complesso che necessita di riassetto e sviluppo”. Con riferimento alla fase post sisma si evidenzia come siano stati attuati, “per superare il contesto emergenziale, interventi sia di iniziativa pubblica, come progetti Case, Map e Musp, che privata, quali i manufatti provvisori realizzati sulla base delle delibere di Consiglio comunale numero 57 e 58 del 2009, che hanno implicato una ulteriore frammentazione urbanistica, tale da rendere necessario un profondo riassetto della struttura della città e del territorio”. Il testo fa inoltre riferimento al programma di mandato del sindaco Cialente, approvato dal Consiglio comunale nel 2012, che prevede “la redazione di un nuovo Prg orientato alla conservazione del territorio, nella prospettiva di arrestare il consumo di suolo”. “Entriamo in una fase concreta e operativa – ha dichiarato l’assessore alla Pianificazione e Ripianificazione Pietro Di Stefano – per la redazione del nuovo strumento urbanistico. Si tratta di una fase nella quale andiamo a individuare le azioni amministrative necessarie alla redazione del Piano, sempre alla luce degli indirizzi programmatici, e ad impegnare le somme occorrenti nell'arco del futuro triennio. Le tappe prevedono la redazione di un documento preliminare da portare all'attenzione del Consiglio, che stabilirà contenuti e obiettivi del Piano, e il coinvolgimento della seconda Commissione consiliare, Gestione del Territorio, nella valutazione delle fasi di avanzamento del nuovo Prg. Il tutto – ha concluso l’assessore Di Stefano – allo
scopo di accelerare i tempi per giungere ad avere un Piano regolatore ragionato e funzionale, nonché rispondente a un’esigenza collettiva,
che la città attende da anni".
La giunta comunale,su proposta dell’assessore alla Pianificazione Pietro Di Stefano, ha inoltre approvato lo schema di convenzione tra il Comune dell’Aquila e la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia
dell’Aquila, per la redazione di una proposta di Piano particolareggiato di Zona per l’area Scindarella – Monte Cristo, “in considerazione – si legge nella delibera – dei programmi di sviluppo dell’Amministrazione comunale, di concerto e sotto la supervisione del settore Pianificazione del Comune”. “La Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila – ha dichiarato l’assessore Di Stefano – su preventiva richiesta dell’ente, si è resa disponibile a collaborare con il Comune, senza alcun onere, alla redazione di una proposta di Piano particolareggiato di Zona, destinato a valorizzare un’area montana di valore strategico nelle
prospettive di sviluppo turistico del territorio. Si conferma così l’obiettivo programmatico dell’ente di promuovere il comprensorio del Gran Sasso attraverso azioni concrete e mirate”.

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Ambiente

Agenda 2030, sostenibilità ambientale: ecco come impegnarci

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La sostenibilità ambientale è uno dei goals previsti nell’Agenda 2030. Tale documento evidenzia obiettivi molto importanti tra cui, porre fine alla fame nel mondo, dire stop alla violenza sulle donne etc …

Nelle scuole italiane e non solo sono stati avviati progetti per arrivare ai traguardi preposti.
Negli ultimi anni, l’obiettivo della sostenibilità ambientale ha visto una maggiore consapevolezza individuale e collettiva.

All’interno di molte scuole, sono state programmate diverse attività tra cui, insegnare la raccolta differenziata, organizzare gite guidate presso inceneritori e impartire lezioni o laboratori di educazione civica e ambientale da parte dei docenti.

Ogni proposta ha rappresentato la possibilità di rendere i ragazzi e gli adulti maggiormente consapevoli di alcune problematiche legate al nostro pianeta: dalla deforestazione, alle banche di plastica che osteggiano la pulizia dei nostri mari, al riscaldamento globale fino ad arrivare alla totale trasformazione del territorio mondiale.

Molte di queste problematicità, causate principalmente dall’agire umano, vengono studiate non solo dalla scienza, ma anche dalla geografia. Siamo in un mondo globale in cui la questione ambientale e le sue possibili modifiche future preoccupano gli studiosi.
Per tale motivo il concetto di sostenibilità dell’ambiente è un argomento che sta molto a cuore agli esperti e non solo.

Tuttavia, sono nate diverse occasioni per evitare una totale inaccuratezza da parte dell’uomo. Pertanto, per sviluppare una maggiore sensibilità di fronte alla cura costante e attiva del nostro ambiente sono state previste diverse iniziative, partendo proprio dal comportamento dei cittadini stessi:

  • periodicamente si svolgono numerose campagne ambientali per sviluppare una corretta raccolta differenziata da parte dei singoli Comuni, Regioni e Stati;
  • ogni città al suo interno ha organizzato incontri in cui vengono spiegate le diverse fasi di raccolta dei rifiuti;
  • si sono definite regole precise per mantenere pulite le città;
  • di tanto in tanto ogni regione predispone seminari o incontri a tema su come incentivare l’uomo a rendere sempre più vivibile l’ambiente in cui abita;
  • molte scuole hanno sviluppato ricerche e sondaggi, tramite esperti del settore, per sensibilizzare i giovani e gli adulti a far fronte a questa urgenza di “pulizia” all’interno degli ambienti in cui si vive;
  • si organizzano, inoltre, convegni internazionali sulla sostenibilità ambientale e su eventuali nuove tecniche di intervento.

In generale, dalle scuole, alle diverse associazioni e al governo si è trattato l’argomento sulla sostenibilità, ponendo questi obiettivi come primari e improrogabili per “risistemare” il nostro pianeta.

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Editoriali

Aggressione omofoba a Roma: chi ha più prudenza l’adoperi!

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Mercoledì due ragazzi, per un bacio, sono stati aggrediti da un gruppo di egiziani al grido: “Questa è casa nostra e voi froci qua non dovete stare” rischiando davvero grosso.


Per fortuna, invece di reagire, hanno chiesto l’intervento delle forze dell’Ordine che, prontamente, sono intervenute mettendo in salvo i due ragazzi. In queste situazioni “Ci vuole prudenza!”

È un pensiero che la mia generazione ha recepito troppe volte in malo modo e, di contro, le generazioni attuali non sanno neanche da dove provenga.

E se alla mia età arrivo a scrivere di questo è perché il clima che si respira in ogni parte del mondo predica proprio la prudenza. Assistiamo, troppe volte, a situazioni in cui le aggressioni, le violenze, i soprusi colpiscono e fanno piangere proprio perché quella virtù molto predicata e poco praticata, la prudenza appunto, viene accantonata per imporre magari le nostre ragioni di fronte a soggetti che non hanno nulla da perdere pronti a tutto e senza scrupoli.

E non mi si venga a dire “ci rivuole il manganello” perché violenza chiama violenza, aggressione chiama aggressione, sopruso chiama sopruso.

Non so “offrire” una ricetta perché i tanti “Soloni”, esperti in materia, sono decenni che “toppano”, sbagliano, predicando il “dente per dente”.

Occorre “certezza di pena” e “controllo del territorio”. E se a tutto ciò aggiungiamo un “cultura woke” che, a mio avviso, vuole imporre a colpi di “politicamente corretto” scelte sulla vita di ognuno ci ritroveremo davvero a riconsiderare vero ed attuale il pensiero di Thomas Hobbes “Homo hominis lupus”, l’uomo è lupo agli uomini.

Perché l’integrazione non si impone per legge come anche l’inclusione.
Sono processi che passano attraverso l’accettazione di entrambe le parti in modo paritetico e rispettoso ognuno dell’altro.

Quindi, “prudenza” perché, come diceva Henry de Montherlant: Bisogna fare cose folli, ma farle con il massimo di prudenza”.

l’immagine rappresenta l’allegoria della Prudenza

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Editoriali

L’illusione della superiorità e l’incoscienza di chi crede di avere una coscienza superiore: Beata ignoranza!

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Nell’era dell’informazione e dell’autorealizzazione, sempre più individui si convincono di possedere una coscienza superiore, una sorta di illuminazione intellettuale e morale che li pone al di sopra della massa. Questa percezione, spesso priva di una reale base di merito, non solo è pericolosa, ma anche profondamente ingannevole. L’illusione della superiorità può infatti condurre a un’autocelebrazione sterile e alla svalutazione di tutto ciò che non rientra nella propria visione del mondo.

L’autocompiacimento dell’ignoranza

Uno dei fenomeni più diffusi è l’autocompiacimento dell’ignoranza. Alcuni individui, forti di una conoscenza superficiale acquisita attraverso fonti discutibili o parziali, si autoconvincono di avere una comprensione profonda e completa delle cose. Questo atteggiamento li porta a rifiutare qualsiasi opinione contraria, chiudendosi in una bolla di autoconferma. Il paradosso è che più limitata è la loro comprensione, più ferma è la loro convinzione di essere superiori.

La mediocrità travestita da eccellenza

Chi si illude di avere una coscienza superiore spesso ignora la necessità di un’autoanalisi critica e di un continuo miglioramento. Questa mancanza di umiltà e di riconoscimento dei propri limiti porta a una stagnazione intellettuale e morale. La mediocrità, in questo contesto, si traveste da eccellenza, mascherata da un velo di arroganza e presunzione. La vera eccellenza richiede infatti la capacità di riconoscere i propri errori e di apprendere continuamente dall’esperienza e dagli altri.

Il confronto con la realtà

Per smascherare l’illusione di una coscienza superiore, è essenziale confrontarsi con la realtà in modo aperto e onesto. Questo implica ascoltare opinioni diverse, accettare critiche costruttive e riconoscere l’importanza della competenza e dell’esperienza. Solo attraverso questo confronto si può sviluppare una vera comprensione e una consapevolezza autentica.

L’importanza dell’umiltà

L’umiltà è la chiave per evitare la trappola dell’illusione di superiorità. Riconoscere che la propria conoscenza è limitata e che c’è sempre spazio per migliorare è il primo passo verso una crescita autentica. L’umiltà permette di apprendere dagli altri e di riconoscere il valore della diversità di pensiero e di esperienza. Solo con questa attitudine si può sviluppare una coscienza realmente superiore, basata non sulla presunzione, ma sulla consapevolezza e sulla continua ricerca del miglioramento.

L’illusione di una coscienza superiore è un inganno pericoloso che porta all’arroganza e alla stagnazione. La vera superiorità non risiede nella convinzione di essere migliori degli altri, ma nella capacità di riconoscere i propri limiti, di apprendere continuamente e di confrontarsi con la realtà in modo aperto e umile. Solo attraverso questo percorso si può raggiungere una consapevolezza autentica e contribuire in modo significativo al proprio sviluppo e a quello della società.

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