L’Appia Antica è Patrimonio UNESCO, ma escluso il tratto da Genzano a Terracina: è polemica

L’Appia Antica, la storica “Regina Viarum” che ha collegato Roma a Brindisi sin dai tempi dell’antica Roma, è stata recentemente riconosciuta come Patrimonio dell’UNESCO. La decisione è stata presa durante la 46esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, tenutasi a New Delhi. Tuttavia, la proclamazione ha suscitato non poche polemiche, in particolare per l’esclusione del tratto che passa per i comuni di Genzano di Roma, Nemi, Lanuvio, Velletri e quelli della pianura Pontina, inclusi Cisterna di Latina, Norma, Sezze, Sermoneta, Pontinia e Terracina.

Il Sindaco di Velletri, Ascanio Cascella, ha espresso profondo disappunto per questa decisione, giudicandola una “grave mancanza”. In una dichiarazione ufficiale, Cascella ha affermato: “L’esclusione di una parte del tracciato dell’Appia Antica dalla dichiarazione di Patrimonio dell’UNESCO è una scelta scellerata di chi, evidentemente, la storia non la conosce in quanto la Regina Viarum va considerata quale unicum e non come una serie di segmenti. Quindi, questa scelta denota una grande mancanza alla quale, sicuramente, il Governo saprà porre rimedio in tempi brevi.”

Cascella non è il solo a sentirsi così. I residenti dei comuni esclusi hanno espresso la loro delusione e preoccupazione per le implicazioni di questa decisione. Maria Rossi, residente di Genzano di Roma, ha dichiarato: “Questo tratto dell’Appia ha un valore storico e culturale immenso. Non comprendiamo come possa essere ignorato in una decisione così importante.”

Anche Luigi Bianchi, cittadino di Terracina, ha condiviso sentimenti simili: “Siamo orgogliosi della nostra eredità e questa esclusione è un duro colpo. Speriamo che le autorità locali e il governo agiscano rapidamente per correggere questa ingiustizia.”

Il sindaco Cascella, unendosi alle voci dei residenti, ha ribadito il suo impegno a lavorare congiuntamente con gli altri sindaci interessati e il Ministero dei Beni Culturali per rimediare a questa situazione. “Sarà mia cura e mio compito intraprendere ogni iniziativa possibile per vedere restituita la dignità dell’Appia Antica e del tratto che interessa la città di Velletri,” ha affermato Cascella. “In ogni caso, questo riconoscimento è un passaggio fondamentale per la nostra regione in previsione del prossimo Giubileo, in quanto darà un’importante spinta al turismo e sono certo che i comuni al momento esclusi saranno comunque sostenuti nei progetti che porteranno avanti.”

Nonostante la frustrazione attuale, il riconoscimento dell’Appia Antica come Patrimonio dell’UNESCO rappresenta un passo significativo per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano e per il potenziale sviluppo turistico della regione. Resta da vedere come le autorità risponderanno alle richieste di inclusione dei tratti esclusi, per garantire che tutta la “Regina Viarum” riceva l’onore che merita.